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martedì 11 agosto 2009

Acri all’attacco: «Di Napoli fa il furbetto»


Il Vicenza continua a corteggiare Di Napoli. Re Artù, che da tempo è in rotta con la società granata, potrebbe decidere di accettare le avances dei veneti, ma dovrà necessariamente ridimensionare le sue pretese economiche. L'attaccante percepisce oltre 400mila euro a stagione ed ha un altro anno di contratto con la Salernitana. Il Vicenza è disposto ad offrirgli più o meno la stessa cifra, spalmata però in due anni. Le parti sono ancora distanti, ma è probabile che nell'immediato futuro - in prossimità della chiusura del calcio mercato - trovino finalmente un'intesa. Anche perché altrimenti tutti rimarrebbero con un palmo di naso. Il Vicenza privo del suo obiettivo, la Salernitana con un giocatore in busta paga e l'attaccante costretto in tribuna per tutto il campionato. Già, perché la guerra continua. Tra la Salernitana e Di Napoli oramai è scontro frontale. Re Artù non rientra nei piani societari, ma ha ancora un altro anno di contratto con il club di via San Leonardo. Attualmente non si sta allenando con i granata. Ufficialmente è in permesso a Udine per curarsi. Non dovesse trovare una sistemazione, la Salernitana non è comunque intenzionata ad impiegarlo nella prossima stagione. Il presidente Lombardi rischia, così, di tenersi sul groppone un giocatore per l'intero campionato, pagandolo fior di quattrini. La settimana scorsa, il direttore sportivo Guglielmo Acri aveva confermato l'intenzione di non utilizzare Re Artù. Ieri, il diesse è stato ancora più esplicito. «Comunque vada a finire la vicenda, Di Napoli dovrà fare il professionista e sarà trattato come un professionista, ma è fin troppo chiaro che l'atleta non rientra nei piani tecnici societari. Se Di Napoli continua a fare il "furbetto" vuol dire che rimarrà per un anno in stand-by». Il diesse prova a chiarire il concetto. «La Salernitana ha lasciato libero il giocatore di trovarsi una sistemazione altrove. Le offerte, sebbene non siano numerosissime, ci sono. E' chiaro che l'ostacolo principale è legato al suo ingaggio». Il problema è che l'attaccante avrebbe chiesto più soldi, oppure una sorta di buona uscita alla Salernitana. «Se devo riconoscere il 50% dell'ingaggio ad un giocatore per farlo giocare altrove - taglia corto Acri - allora me lo tengo fino a fine contratto». Facile intuire, a questo punto, che il braccio di ferro tra Di Napoli e la Salernitana andrà in scena fino a pochi giorni prima della conclusione della campagna trasferimento calciatori in programma a fine agosto. Proprio sul fronte mercato, Acri è stato perentorio. «Per il momento bisognerà concentrarsi soprattutto sulle cessioni». Oltre alla spinosa vicenda Di Napoli c'è anche quella relativa al centrocampista Coppola. «In questo caso - chiarisce il diesse - credo che siamo a buon punto. L'atleta deve soltanto scegliere una delle due sistemazioni che gli sono state paventate (Gallipoli o Arezzo, ndr) e poi si vedrà di perfezionare la cessione». Eventuali altri rinforzi, dunque, arriverebbero soltanto dopo le cessioni eccellenti. «Sicuramente se ci sarà da migliorare interverremo. Adesso stiamo curando le uscite perché dobbiamo essere comunque attenti al budget per avere longevità. Il tutto serve per avere energie per potenziarsi qualora fosse necessario nei vari reparti. I settori? In difesa stiamo bene, il resto è sempre migliorabile».

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