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giovedì 23 luglio 2009

Salernitana, due milioni di troppo


Due milioni di euro di troppo: gravano sui bilanci, appesantiscono una Salernitana che fa di tutto per alleggerirsi nelle spese ed allargarsi nei programmi. Due milioni, spicciolo più spicciolo meno: ad una squadra di prima divisione sarebbero sufficienti per organizzare con scrupolo una stagione intera con ambizioni di medio-alta classifica. Uno alla Capuano - il tecnico salernitano che frigge il pesce con l'acqua minerale - con quei soldi punterebbe dritto alla zona play-off. Due milioni di euro, invece, la Salernitana rischia di ritrovarseli sul bilancio di fine stagione come costi aggiuntivi e privi di beneficio se non riesce a risolvere alcune vicende spinose di mercato liberandosi dei ricchi e scontenti. Si parte da Angelo Fabiani, ancora vincolato al club granata da un contratto da 250mila euro netti a stagione, ma ormai fuori dai quadri operativi e decisionali della Salernitana. Stesso discorso per i cinque calciatori della discordia, due dei quali però - Fragiello e Sabatino, in attesa di sistemazione - hanno un peso quasi irrilevante sul pesante fardello che "blocca" Lombardi ed i suoi chiari programmi di rivisitazione dei budget. Due milioni che rischiano di essere spesi senza alcun "ritorno" di natura tecnica. La cifra è spaventosa se si considera che l'impennata verso l'alto viene data da tre soli contratti: il più oneroso è, come ormai risaputo, quello di Di Napoli. Re Artù stipulò un triennale con una graduale lievitazione dell'ingaggio anno dopo anno: è in scadenza, vive da separato in casa nel ritiro di Nocera Umbra, la Salernitana vorrebbe privarsene, lui vorrebbe andar via. Ma il conto, a darci un'occhiata, mette i brividi e spinge anche gli estimatori a tergiversare: 500mila euro l'ingaggio del fantasista milanese. Costo elevatissimo se si valuta anche l'età di Re Artù, ormai prossimo alle trentasei primavere. Segue a ruota il mediano Coppola che la Salernitana, spinta dalla foga di assicurarsi esperienza in mediana, ricoprì di quattrini: busta paga da 250mila euro. Il centrocampista di Pollena Trocchia, però, è nel pieno della maturazione professionale, ha trent'anni e discrete possibilità di strappare ingaggi importanti. Difficile quasi quanto quella di Di Napoli, invece, la vicenda Cammarata, che compirà trentaquattro anni il prossimo 30 agosto: lui è anche disposto ad andar via, magari a retrocedere di categoria, ma all'ingaggio da 200mila euro non intende affatto rinunciarci. E con simili condizioni contrattuali il mercato delle contendenti diventa sempre meno concreto. Molto più facile sarà piazzare Sabatino e Fragiello, che viaggiano intorno ai 60mila euro annuali. Facendo la somma degli ingaggi "indigesti" vien fuori un totale da un milione e 320 euro al netto. A questa cifra vanno aggiunti i contributi Enpals e Irpef, che insieme ammontano a circa il 40% dell'ingaggio. Gli uomini della discordia, senza un accordo a breve, costringeranno la Salernitana a versare nelle casse dello stato circa 528mila euro, che uniti al netto degli ingaggi producono un totale di un milione e 850 euro. Una cifra spaventosa che rischia di non essere smaltita: se i ricchi e scontenti non abbassano le pretese difficilmente si muoveranno da Salerno dove, pur se non più graditi, possono far valere il vincolo contrattuale. Due milioni - soprattutto in tempi di crisi - sono di troppo.

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