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sabato 4 luglio 2009

Arriva Cozza: «Felice di essere granata»


La Salernitana del nuovo corso partirà da Ciccio Cozza. L'ingaggio del forte centrocampista fa sicuramente a pugni con la tanto sbandierata politica dei giovani e dell'austerity ma è chiaro che il valore tecnico del calciatore è così evidente che il suo arrivo può essere considerato la classica eccezione che conferma la regola. Trentacinque anni, calabrese di Cariati, dotato di una tecnica sopraffina e specialista nei calci di punizione, Cozza arriva a Salerno con un bagaglio di esperienza che fa impressione solo guardando i suoi numeri: 259 presenze in serie A condite con 46 gol e 110 in B con 11 reti. Cozza ha passato le ultime sei stagioni in massima serie con Reggina e Siena e l'ultimo suo campionato di B risale alla stagione 2004/2005 con il Genoa, ma non fu una esperienza entusiasmante. Si può dire ragionevolmente che Ciccio Cozza è stato il secondo colpo più importante dell'era Lombardi dopo quello in serie C con Arturo Di Napoli. Il centrocampista calabrese ha firmato un contratto annuale con opzione per il secondo e ieri ha varcato per la prima volta la soglia della sede della Salernitana per la presentazione ufficiale. Accompagnato dal suo procuratore Michele Ruggiero, Cozza ha pranzato in un ristorante poco lontano dalla sede per poi concedersi a microfoni e taccuini nel primo pomeriggio. E' stata una trattativa lampo, cominciata solo tre giorni fa con il calciatore che ha dato subito il suo placet al trasferimento che arriva dopo due anni dal primo contatto con la dirigenza granata che avrebbe voluto ingaggiarlo insieme ad Arturo Di Napoli. Entusiasta e voglioso di mettersi subito al lavoro, Cozza ha già le idee chiare su quello che dovrà essere il campionato della Salernitana: «Il mio obiettivo in campionato è dalla metà classifica in su - esordisce il calciatore - Devo ringraziare Acri e Lombardi che mi hanno trasmesso tanta fiducia. Ora tocca a me perché ho scelto di mettermi in discussione all'età di 35 anni e Salerno è una piazza importantissima e stimolante. Dovrò guadagnarmi il posto con il lavoro durante la settimana. Non è detto che arrivi Cozza e per lui c'è subito la maglia da titolare. Nella mia carriera è stato sempre così. Nessuno mi ha mai regalato niente». Sarà il punto di riferimento dell'attacco granata, specialmente se questo sarà orfano di Arturo Di Napoli: «Le mia migliori stagioni le ho giocate in attacco ma negli anni ho fatto tutti i ruoli: esterno, mediano davanti alla difesa, trequartista. Io dico che la cosa importante è mettersi a disposizione e lavorare sodo». Il presidente Lombardi ha assicurato una salvezza tranquilla ma Cozza vuole guardare oltre: «Bisogna fare meglio dello scorso anno. Si parte sempre per l'obiettivo minimo ma a Vicenza, Lecce e Reggio Calabria siamo partiti per la salvezza e poi abbiamo vinto il campionato». Insomma chi si aspettava un calciatore arrivato a spendere a Salerno gli ultimi scampoli di una carriera brillante è stato deluso: «Io voglio lasciare un bel ricordo qui e portare la Salernitana dove merita. Sto bene fisicamente e credo di poter reggere per tutte le 42 partite della B. Diciamo che ne farò almeno 41». Magari con qualche gol importante: «Sono sempre andato dai cinque in su e ho fatto sempre molti assist e qui ne voglio fare tanti». Infine una promessa: «Sono qui anche per togliermi belle soddisfazioni e perché no, anche qualche sassolino dalla scarpa».

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