martedì 5 maggio 2009
Salernitana, la denuncia di Coppola
In questo campionato dai mille risvolti, tiene banco la questione relativa al mancato impiego di Carmine Coppola. Il calciatore è da qualche settimana ai margini della prima squadra e ieri si è allenato da solo all'Arechi mentre nel pomeriggio è volato in Sicilia per motivi personali. Coppola è da tempo nel mirino dei tifosi che gli imputano atteggiamenti poco professionali dentro e fuori dallo spogliatoio. Intanto, Coppola sabato scorso non si è sottratto al confronto con i tifosi davanti allo stadio Arechi quando ha lasciato l'impianto a bordo dell'auto del suo procuratore. I toni sono stati alti ma nulla fuori dalle righe anche perché è stato il calciatore stesso a voler parlare con la gente che lo attendeva. Il fatto più grave è accaduto poco dopo, all'uscita della tangenziale, all'altezza di Fratte come spiega l'agente del calciatore Mario Giuffrida: «Siamo stati affiancati da un auto che voleva costringerci a fermarci ma fortunatamente siamo riusciti ad andare via. Sul fatto abbiamo inoltrato denuncia ai Carabinieri che indagheranno. Davanti all'Arechi non è accaduto nulla, solo una discussione, magari alta nei toni, ma poi è tutto finito». Il rapporto però da qualche settimana sembra essere precipitato ed il calciatore, di fatto, si allena soltanto con il resto del gruppo: «Se non gioca dovete chiedere a Lombardi. E' una scelta societaria. Coppola ha ricevuto soltanto parte dello stipendio di gennaio ma nonostante questo non si è mai tirato indietro. Abbiamo chiesto invano un incontro a Lombardi per chiarire la vicenda». Sulla presunta aggressione è intervenuto in serata il presidente Lombardi: «Siamo davvero dispiaciuti per ciò che è accaduto. Ho avuto questa notizia dall'agente di Coppola. Sono solidale con il calciatore. Queste sono cose molto gravi». Invece, sul fronte stipendi la società ha già avuto modo di smentire a più riprese l’esistenza di spettanze arretrate ma è chiaro che la questione non sembra poter finire qui. Ormai il rapporto Coppola-Salernitana è irrimediabilmente deteriorato. Intanto, quello di ieri è stato un pomeriggio "nervoso" al campo Volpe. Erano circa 150 i tifosi accorsi ad assistere alla ripresa della preparazione. Il primo ad essere bersagliato da cori ed improperi è stato il direttore generale Fabiani che si è guardato bene dal venire sul campo rimanendo tutto il tempo dalle parti degli spogliatoi. Il direttore generale ormai è entrato di diritto tra i bersagli preferiti dai tifosi che gli imputano parte delle colpe per questa stagione disgraziata. La squadra è entrata in campo verso le 16.30 surclassata da fischi e grida di ogni tipo: «Mercenari, Vergognatevi» e infine «Andate a lavorare». Nello stesso tempo, però, i tifosi hanno chiesto alla squadra di non mollare e di vincere assolutamente la gara con l'Avellino, ultima spiaggia per la salvezza. Come era facile prevedere, la gente ha voluto incontrare anche tecnico e squadra ma i colloqui si sono risolti con un nulla di fatto perché le urla hanno sovrastato ogni forma di dialogo. Brini si è avvicinato alla recinzione per poi fare subito marcia indietro senza proferire parola. La squadra che si allenava dalla parte opposta della recinzione è stata invitata al confronto con i tifosi. In avanscoperta è giunto Fusco e dopo qualche minuto la squadra al completo. Anche in questo caso nessuno ha parlato ma il gruppo ha potuto sentire soltanto le urla rivolte a tutti ma in particolare verso Pestrin e Peccarisi.
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