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lunedì 18 maggio 2009

Ganci, quando segna i granata vincono


«Alla faccia di chi non ha creduto in me». Sono state queste le prime parole di Massimo Ganci subito dopo la doppietta che ha steso l'Ascoli in trasferta sabato scorso. L'attaccante lombardo è stato letteralmente rivitalizzato dall'arrivo di Fabio Brini sulla panchina granata. Facile intuire a chi fossero destinate le sue dichiarazioni che suonavano come una vendetta servita fredda. Già, perché da quando è arrivato il tecnico di Porto Sant'Elpidio, Ganci si è letteralmente trasformato. Da panchinaro fisso a eroe della rinascita granata. Da brutto anatroccolo a cigno stupendo. Da bruco a farfalla. Un'esplosione incredibilmente bella quella dell'ex attaccante del Cittadella che, in meno di un mese, ha già realizzato quattro gol con la maglia della Salernitana. E che gol. Tutti belli e, soprattutto, pesantissimi. Il segreto? Numeri alla mano è targato Fabio Brini. Con il suo arrivo, infatti, Ganci è sempre partito titolare, avvertendo la fiducia del tecnico e ripagandola a suon di reti. Sarà un caso, ma all'esordio sulla panchina della Salernitana Brini rispolverò Ganci in attacco al fianco di Iunco. Era il 18 ottobre scorso e la Salernitana sconfisse l'Albinoleffe con un perentorio 4-2. Tra i marcatori c'era anche Ganci che realizzò la prima rete con la casacca granata. Da allora l'attaccante non si è quasi più fermato. Anzi. Ha fatto anche di più. Basti pensare che nelle ultime due delicatissime gare ha realizzato tre reti importantissime che hanno fruttato sei punti sei ai granata. La prima, storica, nel derby della disperazione allo stadio Arechi contro l'Avellino. Le altre due sabato scorso in trasferta contro l'Ascoli. Non solo. Numeri alla mano, quando Ganci entra nel tabellino dei marcatori la Salernitana guadagna sempre l'intera posta in palio. Era capitato contro l'Albinoleffe, si è ripetuto con l'Avellino, si è confermato con l'Ascoli. La doppietta di sabato scorso rimarrà impressa nella mente dell'eroe di giornata e dei tifosi granata. La prima rete, di testa su splendido assist di Roberto Merino, ha ricordato il gol vittoria nel derby con i lupi. La seconda è un concentrato di velocità, tecnica e fiuto da attaccante di razza. Insomma tutto il necessario per un giocatore che a 28 anni sembra avere ancora tanto da dire nel campionato cadetto. Cominciando, naturalmente, da qualche altro gol salvezza che vorrà portare in dote ai granata.

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