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mercoledì 22 aprile 2009

Disfatta a Rimini, granata in zona C


E adesso è davvero dura. Si riducono sempre più le speranze granate. La sconfitta di Rimini potrebbe pesare molto sul futuro dei granata, visto che i granata, scavalcati dal Frosinone, sono di nuovo quart'ultimi in classifica. Una partita che non si doveva perdere quella in Romagna e che, invece, la Salernitana ha giocato male sin dall'inizio, finendo poi con il perdere la testa. Nella prossima trasferta di Parma, Fabio Brini dovrà completamente ridisegnare il reparto arretrato per le squalifiche certe di capitan Fusco (espulso a fine gara per doppio giallo) e di Russo e Marchese, diffidati e ammoniti. E ha mostrato anche poca lucidità, lo stesso Brini quando con la squadra sotto di un gol, ha tenuto fuori, nella ripresa, un elemento come Tricarico, non dotato tecnicamente ma certamente uno dei pochi in grado di alzare una diga a centrocampo. Brini, ha preferito, invece, tenere in campo Ciaramitaro, non solo inconcludente ma addirittura irritante in alcuni momenti. E non è servito nemmeno l'inserimento di Merino, eroe della precedente vittoriosa sfida con l'Albinoleffe, il quale poco servito dai compagni, ha cercato, comunque, di creare qualcosa offrendo un assist d'oro a Di Napoli, non sfruttato. Brini ha mandato inizialmente in campo una formazione accorta, nonostante si sapesse che al Romeo Neri il pareggio non sarebbe servito a nessuna delle due squadre. Pestrin è rimasto in panchina per tutto il primo tempo, avendo preferito Brini consegnare la manovra della squadra nei piedi di Ciaramitaro. Primo errore, perchè l'ex palermitano non è apparso entrare mai in partita non riuscendo a garantire apporto nè in fase di costruzione nè in quella di copertura. Buon per la Salernitana che Tricarico e il solito Soligo, senzaltro il migliore in campo, sono riusciti a sdoppiarsi garantendo una copertura totale della zona nevralgica del campo. E le occasioni più propizie, in una prima parte della gara poco spettacolare, le ha create proprio la formazione campana ma prima Agliardi era bravo a deviare di piedi una deviazione aerea ravvicinata di Di Napoli, poi Soligo sotto porta aveva alzato troppo un assist di Marchese. Prima del riposo è arrivato invece il gol che ha incanalato la partita in una direzione favorevole alla squadra di casa: punizione di Pagano, sulla quale si avventa Cipriani che brucia sul tempo Kyriazis e in tuffo di testa mette il pallone alle spalle di Berni. Si riprende e la Salernitana effettua subito un doppio cambio. Entra Merino al posto di un evanescente Scarpa ma, a sorpresa, rimane negli spogliatoi il motorino Tricarico per far posto a Pestrin. Brini ridisegna anche il modulo, piazzando Ciaramitaro e lo stesso Pestrin davanti alla difesa con un tridente che ha Merino centrale alle spalle di Di Napoli, punta avanzata. Il Rimini ha paura di non vincere la partita e arretra, la Salernitana potrebbe approfittarne ma non c'è chi è in grado di creare il gioco e lanciare Di Napoli. Ci prova Merino che, poco servito, si va a conquistare i palloni a metà campo, dribbla gli avversari e cerca con insiestenza Re Artù. Le intenzioni del peruviano sembrano concretizzarsi al 13': impeccabile il taglio per Di Napoli, il quale scavalca Agliardi e deve solo toccare il pallone per mandarlo in rete. Ma si attarda e consente a Rinaldi di salvare il Rimini. In pratica è l'unica occasione seria creata dalla Salernitana nei secondi quarantacinque minuti. Poi, in contropiede, nei minuti di recupero Ricchiuti manda in gol Pagano per il 2-0 finale. Notte fonda per la Salernitana.

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