lunedì 20 aprile 2009
Dinamo Zagabria e Udinese vogliono Merino
Dinamo Zagabria e Udinese. Sul «Maradona delle Ande» c’è già l’attenzione di due importanti club europei. Non solo. Due osservatori del club croato erano presenti già sabato scorso all’Arechi e dal vivo hanno potuto assistere alle giocate «da sballo« di Roberto Ramirez Merino. La richiesta di accredito era giunta in settimana al segretario del club granata, Sergio Leoni. Dalla società croata era stata chiesta assicurazione che il giocatore giocasse contro l’Albinoleffe. Da Salerno non erano state fornite garanzie ma alla fine da Zagabria era stata confermata la presenza dei due osservatori. Del resto la Dinamo è da due anni che segue il calciatore. Suoi osservatori furono mandati in Grecia, nella scorsa stagione, per trattare con l’Atromitos Chalkidona l’acquisto del giocatore. Ma la trattativa non andò in porto. L’Udinese, invece, si sarebbe fatta viva ieri mattina. Un dirigente della società friulana avrebbe telefonato al presidente Lombardi, avanzando anche una prima offerta economica. Ma Lombardi è stato più che chiaro con il suo interlocutore: «Non se ne fa nulla. Merino ha quattro anni di contratto con noi e li farà tutti con noi». Risposta classica, di un presidente di club che sa benissimo di avere tra le mani un’occasione d’oro per far finalmente entrare un po’ di quattrini nelle casse della società. L’idea di Lombardi è chiara: cessione di Merino al miglior offerente ma con la clausola che rimanga un’altra stagione a Salerno. Fu proprio Lombardi, del resto, a «scovare» e portare a Salerno Merino. Una trattiva personale, senza l’aiuto di intermedari, condotta con Jose Alberti. «Lo conosco da tre anni. Si dice che sarebbe stato lui a portare Lavezzi al Napoli. Un giorno gli dissi ”Jose se davvero sei un amico mi devi portare un giocatore come Lavezzi, lo voglio regalare ai tifosi della Salernitana, lo meritano”. A gennaio stavo a Milano per il mercato quando Alberti mi avvicinò e disse ”Presidente ho il giocatore che tu mi chiesto”». E così nelle mani di Lombardi, Alberti consegnò un dvd, aggiungendo: «Guardarlo con attenzione e scoprirai un campione». «Rimasi impressionato da quelle immagini, per cui volli subito mettermi in contatto con il giocatore. Gli raccontai del mio progetto, del calore della tifoseria granata e della bellezza della città. Mi sembrò di averlo convinto. Seppi poi che Merino doveva venire in Campania per sostenere un provino a Castellammare. Io so che al Menti doveva esserci un osservatore del Napoli. Presi tutti in contropiede: parlai di nuovo con il giocatore e chiudemmo la trattativa». Nei particolari, Lombardi non entra. Il cartellino del giocatore, come avviene per i calciatori sudamericani, era di proprietà di una società, la Rogon, rappresentata in Italia da Mauro Corrente, un italo argentino originario di Cicerale ma residente in Svizzera. «Io non sono a conoscenza di tutte queste situazioni. Posso dire che ho sempre e solo parlato con Alberti e che il giocatore ha firmato un contratto con la Salernitana che scadrà il 30 giugno del 2012». Guadagnerà, spalmati sulle quattro stagioni, circa 500mila euro. L’esordio in maglia granata lo ha fatto sul fango del Menti a Vicenza il 29 marzso scorso. Cinque minuti appena ai quali si è aggiunto il finale di partita contro il Treviso all’Arechi. Una ventina di minuti con un assist per Di napoli non sfruttato da Re Artù e un gol sfiorato per un niente. Poi, la grande prestazione contro l’Albinoleffe di sabato scorso. Entrato al 31’ del primo tempo al posto dell’infortunato Iunco, Merino ha subito incantato la platea con virtuosismi, tagli, suggerimenti, assist vincenti, dribbling, accelerazioni e recuperi di palloni. Il tutto condito dalla ciliegin finale: quel pallonetto da quaranta metri che ha beffato il povero Coser e convinto gli addetti ai lavori di paragonare il gesto tecnico a quello di Maradona con la maglia del Napoli conttro il Verona.
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