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martedì 7 aprile 2009

Brini: «La salvezza non è irraggiungibile»


«Brini ci ha traghettati in serie B, adesso posso dire che fu un errore non averlo riconfermato e per questo avevo un debito con lui. Sono convinto che ci porterà alla salvezza, ha le qualità giuste per permetterci di raggiungere questo obiettivo nel quale ancora crediamo. Ha detto subito sì confermando il suo grande attaccamento alla Salernitana», il presidente Lombardi presenta così nella sala conferenze della sede Salernitana il nuovo-vecchio allenatore Fabio Brini. «Sono convinto che possiamo salvarci e non ho avuti dubbi ad accettare la proposta. Volendo fare un paragone posso dire che l’avventura del campionato scorso, quando c’era da raggiungere la promozione in B, era più difficile perchè c’erano situazioni più complicate da risolvere che noi siamo stati bravi a non far venire fuori», parte così Brini in conferenza stampa e poi spiega quelle che sono le problematiche attuali. «La Salernitana andando a verificare quello che è l’organico dovrebbe stare in una posizione diversa di classifica, più o meno dove si trova l’Ascoli. Credo che sia soprattutto un problema mentale nel senso che ci sono dei calciatori determinanti che dovrebbero dare molto di più e che non ci sono riusciti per il problema degli infortuni e per non aver recuperato nel migliore dei modi», aggiunge Brini che fa dei nomi. «Giocatori come Ciaramitaro, Coppola sono importantissimi, ma finora non sono riusciti ad esprimersi all’altezza delle loro qualità perchè sono non hanno mai giocato nella migliore condizione. Adesso non c’è molto tempo, cercheremo di portarli al meglio». Una convinzione ce l’ha ed è quella tattica. «Abbiamo una certezza e ripartiremo da questa, il modulo che l’anno scorso ci portò in serie B, il 4-4-2. Credo che la forza di un allenatore sia quella di fare le cose semplici, ecco io cercherò di fare meno danni possibili mettendo tutti i giocatori nella condizione di poter dare meglio sul campo in base a quelle che sono le loro caratteristiche». Dimostra di avere le idee chiare anche sulla strada da dover intraprendere per raggiungere la salvezza. «Occorre innanzitutto una continuità di risultati che alla Salernitana è mancata. Non riesco a spiegarmi, ad esempio, come alla grande partita giocata contro il Brescia abbia fatto seguito poi l’esibizione contro il Treviso». Capitolo infortunati. «Vediamo come saranno le condizioni di Fusco, Peccarisi e Fava e poi valuteremo. Speriamo di recuperare qualcuno per la sfida di venerdì con il Rimini». Capitolo portieri. «Non è vero che ho due numeri dodici, ma bensì due numero uno. Berni lo conosco bene per averlo allenato con la Ternana, dopo quei campionati passò alla Lazio».

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