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sabato 21 marzo 2009

Salernitana, dura contestazione al «Volpe»

Covava sotto la cenere ed è arrivata ieri pomeriggio la prima, vera contestazione dell’era Lombardi. Il teatro è stato il campo Volpe sede dell’allenamento della Salernitana, reduce dalla sconfitta di Ancona, che sta cercando di preparare la sfida di lunedì sera contro il Brescia. Erano circa duecento i tifosi che hanno atteso la squadra alla ripresa della preparazione per manifestare tutto il disappunto verso il campionato finora condotto da Di Napoli e compagni. Da tempo non si vedeva tanta gente agli allenamenti, ieri il popolo granata ha inteso mettere in chiaro tutto il proprio malcontento, soprattutto nei confronti dell’allenatore Fabrizio Castori, lasciato solo al suo destino. E sì, perché ieri a rappresentare la società c’erano soltanto Cosimo D’Angelo, responsabile del settore giovanile, e Genny Gagliano. Nessuna traccia di Fabiani e di Lombardi. È stata una seduta blanda svolta in gran parte sulla parte destra del campo, quella non occupata dai tifosi. Una seduta anche abbastanza breve, durata un'oretta o poco più. All'ingresso della squadra sono volati i primi cori, ma tutti verso il trainer Castori, invitato a gran voce a rassegnare le dimissioni dopo la sconfitta di Ancona, una gara che, a detta di molti, la Salernitana avrebbe potuto anche vincere se non ci fossero stati errori marchiani di valutazione. Espressioni colorite e anche folkloristiche hanno fatto da contorno all'allenamento, con Castori apparso abbastanza infastidito, anche se si sforzava di impartire indicazioni ai suoi giocatori. Lo sguardo spesso giungeva verso la gente arrampicata sulle recinzione ma poi testa bassa a continuare, non senza preoccupazione, il suo lavoro. Piano piano sono arrivati anche rappresentanti dei gruppi ultras che hanno fatto vari capannelli per concordare una linea di condotta da qui alla fine del torneo ma manche per continuare a manifestare tutte le proprie perplessità. I giocatori non sono stati affatto risparmiati perché, nel momento in cui il gruppo ha cominciato a svolgere i primi esercizi atletici, è partito il coro: «Vergognatevi!» e «andate a lavorare!» scandito a gran voce. Come era logico immaginare, c'è stata anche una coda, perché dopo l’allenamento una cinquantina di tifosi hanno chiesto di incontrare la squadra e sono stati accontentati. Davanti agli spogliatoi anche i ragazzi della ”Nuova Guardia” che hanno parlato con diversi giocatori. Non c’è stato il colloquio con Fabrizio Castori che ha abbandonato subito il campo a bordo della sua Mercedes. Ad un tifoso che lo invitata a dare le dimissioni avrebbe risposto: «Sto andando in sede..». Luca Fusco si è intrattenuto davanti al cancello d’ingresso, ma il confronto più serrato è stato quello con Arturo Di Napoli. Il bomber granata ha avuto un piccolo alterco con un giovane tifoso che lo ha esortato a sudare sempre la maglietta. E poi Ciaramitaro, Coppola e Pestrin che si sono fermati a parlare. Tutti hanno assicurato massimo impegno e voglia di conservare la categoria. C'è stato però un vincitore nel grigiore generale: si tratta del peruviano Merino, invocato a gran voce da tutti i tifosi che lo vorrebbero in campo lunedì sera. Sabato pomeriggio gli ultras torneranno a far visita alla squadra per invitarli a dare il massimo. Intanto questa mattina la squadra si allenerà al Volpe. A porte chiuse.

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