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mercoledì 11 febbraio 2009

Salernitana, sfatare il tabù dell’Arechi

È diventato un vero e proprio tabù. Uno dei principali limiti della Salernitana. I pochi punti conquistati all'Arechi, infatti, rappresentano una delle cause del non esaltante campionato della squadra granata. Eppure proprio le prossime partite casalinghe potrebbero assicurare alla Salernitana la permanenza in B. All'Arechi, però, occorrerà invertire un impressionante trend negativo, peggiore anche di quello registrato nella stagione di Zeman e Varrella di qualche anno fa. In questo torneo, infatti, la Salernitana ha conquistato soltanto quattordici punti in dodici partite. Pochi davvero. Il bilancio all'Arechi è estremamente negativo: quattro vittorie, due pareggi e ben sei sconfitte. Solo l'Avellino, dodici punti, ha fatto peggio giocando lo stesso numero di incontri ma perdendo quattro volte, due volte in meno dei granata. In pratica la Salernitana è la squadra che ha perso più volte dinanzi ai propri tifosi. All'Arechi la Salernitana ha vinto soltanto con Sassuolo, Frosinone, Ancona e Mantova. Poi le delusioni sono arrivate puntuali. Ed a frenare la rincorsa salvezza dei granata sono state proprio le troppe battute a vuoto. Negli ultimi tre mesi, ad esempio, la Salernitana ha ottenuto soltanto sette punti in sette partite casalinghe grazie alle vittorie con Ancona e Mantova ed al pareggio con il Vicenza. Rimini, Parma, Ascoli e Cittadella, invece, hanno sconfitto i granata. La svolta nella stagione della Salernitana potrebbe arrivare proprio dalle prossime gare casalinghe. Fino alla conclusione del torneo, infatti, Fusco e compagni giocheranno all'Arechi la metà delle giornate ancora in programma. Nove partite contro Modena, Piacenza, Grosseto, Brescia, Treviso, Albinoleffe, Livorno, Avellino e Bari. In pratica la Salernitana affronterà almeno quattro scontri diretti per la permanenza in cadetteria evitando i play out. Un calendario non proprio agevole, considerando anche che alcune delle prossime avversarie sono in lotta per la promozione. A questo punto, però, la Salernitana deve sfruttare il fattore Arechi per conquistare l'obiettivo programmato ad inizio stagione. L'attuale media partita-punti conquistati dinanzi al proprio pubblico (1,16) se confermata pure nel finale di stagione non porterà lontano la Salernitana. In ogni caso Castori si ritrova a disposizione un organico di tutto rispetto, sicuramente più competitivo di quello gestito nella prima fase del torneo. Proprio il tecnico di Tolentino, che ha steccato la prima sfida della sua gestione-bis, è chiamato a garantire maggiore pericolosità alla sua squadra con un atteggiamento più offensivo ed equilibrato. E Castori, tra l'altro, dovrà cancellare la sua personale serie negativa casalinga alla guida della Salernitana. L'ultimo suo successo all'Arechi, infatti, risale alla sfida con l'Ancona (2-1) giocata lo scorso ottobre. L'Arechi, per molte avversarie terra di conquista, nel finale di stagione potrebbe diventare la vera cassaforte della Salernitana che potrà fare leva anche sul sostegno dei propri tifosi che, in questo campionato, sono sempre stati vicini alla squadra. Seppur con un afflusso in costante diminuzione nelle ultime partite casalinghe, infatti, in questa stagione l'Arechi risulta comunque il secondo stadio della B con più pubblico. Meglio solo il San Nicola di Bari. Ma in Puglia si lotta per un obiettivo più importante.

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