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lunedì 6 ottobre 2008

La vittoria a Piacenza riaccende l’entusiasmo nella tifoseria.

I tifosi già li chiamano i gemelli del gol. Su sette reti che la Salernitana ha realizzato in questo primo scorcio di campionato, ben sei le ha realizzate la coppia Di Napoli-Fava. La soddisfazione della settima segnatura l’hanno lasciata alla sorpresa di questa stagione, Andrea Tricarico. Di Napoli-Fava-Tricarico, non solo colleghi e uomini gol ma anche amici fuori dal campo. Re Artù e l’ex paganese hanno cementato la loro amicizia già nella scorsa stagione. Oramai fanno coppia quasi ventiquattr’ore su ventiquattro. «Io dico che Tricarico è la mia fidanzata» ha detto scherzosamente sabato sera, ai microfoni di una emittente locale, Di Napoli, rimasto a Salerno per l’infortunio che lo sta tenendo bloccato. Ai due si è subito aggiunto Fava, per cui è facile vedere i tre giocatori spesso insieme per le strade o nei locali cittadini. Sei gol su sette, quelli messi a segno, quindi, da Di Napoli e Fava. E anche ben distribuiti. Re Artù li ha realizzati tutti in casa, due su azione e uno su rigore; Fava ha fatto gol (oltre che su rigore all’Arechi contro il Frosinone e che fu la prima rete in maglia granata) entrambe le volte fuori casa e sempre in Emilia. Non solo. Le sue segnature hanno consentito alla Salernitana di conquistare sei punti in due partite: tre a Modena, altrettanti a Piacenza sabato scorso. Con questi numeri la Salernitana è di nuovo lassù a guardare dall’alto in basso tutte le avversarie, ad eccezione del Sassuolo e in attesa dell’odierno posticipo serale di Empoli-Livorno. Fava ha accettato con entusiasmo il trasferimento a Salerno. Anzi, l’attaccante sarebbe voluto venire a titolo definitivo, invece, il Treviso, società di appartenenza, lo ha fatto andare via momentanemente solo con la formula del prestito. Fava, classe 77, è reduce da una stagione non brillante come bomber (due sole reti) ma positiva per l’obiettivo raggiunto dalla sua squadra, il Bologna, con la promozione in serie A. «Per la verità, ho fatto l’uomo assist. Una parte delle ventidue reti realizzate da Marazzina, è frutto dei miei passaggi» raccontò Fava al suo arrivo in granata nel ritiro a Roccaporena. L’attaccante nativo di Formia, ha accettato dal primo momento i desideri tattici di Castori. «Per me è indifferente giocare da prima o seconda punta, dare profondità o ricevere i cross» ripete spesso nelle interviste. Non lo ha mai detto, invece, quello che appare chiaro dalla tribuna. In coppia con Turienzo, con il modulo 4-4-2, Fava si trova meglio, in quanto l’argentino fa quello che dovrebbe fare lui quando gioca con Di Napoli. Anche se Castori vede Di Napoli meglio nel ruolo di rifinitore, partendo qualche metro dietro Fava, ben sostenuto dai due esterni, Ciarcià e Scarpa. Sempre che, però, questi ultimi due si dedicano di più alla fase offensiva e non sacrificati a dare una mano in quella di non possesso palla. A Piacenza, si è vinta la partita proprio quando la Salernitana ha cominciato a sfruttare questi due giocatori: la squadra è salita, i due esterni hanno cominciato a spingere, Scarpa non ha avuto più timore nell’affrontare l’uno contro uno e a cesellare suggerimenti per Fava e Turienzo. E così che la Salernitana piace e vince.

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