
Ferrarese, Arcadio, Vignaroli, Ghirardello due volte: 3-2. Intervallo. Ripresa. Arcadio, di nuovo, poi Tedesco, infine Sturba: 4-4. Settembre 2001, signore e signori, tutti in giostra: Cittadella-Salernitana, all'Euganeo di Padova, finisce così, con Glerean e Zeman che calano il poker e alcune migliaia di spettatori che escono dallo stadio con gli occhi pieni di calcio, di gol, prodezze, anche errori, ma poco importa. In sette anni è cambiato tutto, ma il ricordo no, quello resta. Parola di Ezio Glerean che, quel giorno, ricevette da Zeman, allora tecnico della Salernitana, un complimento che non dimenticherà mai: «Con quelle quattro punte - disse il boemo - è l'allenatore più offensivista che abbia mai incontrato». E, detto da Zeman, significa tutto e anche di più. Glerean, ancora oggi (è l'allenatore del Bassano Virtus, seconda divisione, l’ex C2) ricorda quell'incontro come uno dei migliori esempi di calcio spettacolo della sua carriera: «Impossibile dimenticare - racconta - perché quella gara finì 4-4, ma poteva finire anche 8-8, o al limite 0-0, perché fu una gara giocata in tutto e per tutto, in cui più che gli errori si vide la bravura degli attacchi e la spregiudicatezza di due squadre che volevano vincere. Per gli amanti di un certo tipo di calcio, fu una gara bellissima». Indimenticabile, appunto. Infatti, a ridosso di un nuovo Cittadella-Salernitana sul ritrovato palcoscenico della B, la memoria torna a quel giorno di sette anni fa. «Sa cosa ricordo più di tutto? Che a fine partita per la prima volta sentii dire i miei giocatori “Mister, ci siamo davvero divertiti”, e non potete immaginare che soddisfazione sia per un allenatore. Peccato gare di questo tipo ce ne siano pochissime: scusate la digressione, ma domenica sentivo i commentatori criticare il Milan delle stelle perché ha perso, pur dando spettacolo, e rimpiangere Gattuso. È vero che la difesa è fondamentale per fare risultato, ma il bello del calcio sono partite in cui la gente si diverte. Ma forse siamo in pochi a pensarla così, altrimenti io non sarei in C2 e Zeman all'estero». E Glerean come vede Cittadella-Salernitana di sabato? «Castori e Foscarini sono due tecnici molto bravi a far mantenere alle proprie squadre un equilibrio che parte dalla fase difensiva, con ottime capacità soprattutto nelle ripartenze. Molto dipenderà dagli spazi che verranno lasciati liberi: se saranno pochi, potrebbe uscirne una partita piatta, ma non credo sarà così». Sono due neopromosse, Cittadella e Salernitana, e sarebbe tutto sommato comprensibile se ne uscisse una partita un po' timorosa. «Dipende da tanti fattori, mentalità e spirito di gioco soprattutto», spiega Glerean. Che, poi, allarga il concetto più in generale alla serie B: «Non ci sono più squadroni tipo Juventus e Napoli, e per questo sembra una B più equilibrata, nella quale potrebbero esserci, prima o poi, anche partite spettacolari». Ma quel 4-4 fu davvero di un'altra categoria.
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