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martedì 16 settembre 2008

La Salernitana vince e diventa capolista


La Salernitana centra tre obiettivi: vince contro il Frosinone, conservaa l'imbattibilità e almeno per ventiquattrore è prima in classifica. Non darà spettacolo questa Salernitana ma, come già nella scorsa stagione, porta a casa punti. E nel calcio di oggi è quello che conta. Tre partite, due vittorie sofferte all'Arechi e un pari fuori casa, totale sette punti in classifica e primo posto solitario. Cosa chiedere di più. Per risolvere i problemi che ci sono, e non sono pochi, c'è tempo. Del resto il susseguirsi di impegni di calendario non consente di intervenire. E ora si è aggiunto anche il problema Pestrin, il centrocampista tanto richiesto da Castori e gettato finalmente da titolare nella mischia: ha potuto giocare meno di un tempo per un dolore che ha avvertito alla gamba sinistra. Sembra che si tratti di un problema muscolare come ha dichiarato Castori a fine partita. La partita. Castori conferma il modulo che non convince, il 4-2-3-1, con la novità, appunto, di Pestrin in campo dal primo minuto. È lui a dettare tempi e ritmi, controllato a distanza da D'Antoni. Con il trascorrere dei minuti i mali attuali della Salernitana si evidenziano sempre più. I due mediani giocano troppo a ridosso della difesa, il baricentro della squadra è eccessivamente basso, poco gioco lungo le fasce da parte di Ciarcià e Scarpa, impegnati più nella fase difensiva che in quella offensiva. E così, Di Napoli e Scarpa sono completamente isolati in avanti. Il Frosinone è una squadra che gioca un calcio piacevole e mostra alcune ottime individualità. Una di queste è il brasiliano Martin Citadin Eder, 22 anni, portato in Italia dall'Empoli. È lui, al 9' che con una mezza girata a volo pone fine all'imbattibilità di Pinna. La Salernitana accusa il colpo, il Frosinone sembra padrona della scena con Eder sempre più imprendibile, Dedic che si porta a spasso i due centrali difensivi granata e Di Roberto che tiene fermo in zona Marchese. Al 28' si vede finalmente Re Artù ma il suo pallonetto incoccia la traversa. Pestrin abbandona il campo, entra Tricarico e la Salernitana diventa ancora più operaia. Ma, proprio per questo, cambia anche il volto della partita. La squadra di casa comincia a conquistare metri, Scarpa finalmente decide di spingere lungo la fascia e di tentare l'uno contro uno. Proprio l'ex Paganese (38') si accentra e lascia partire un fendente che supera Sicignano ma ancora una volta la traversa lo salva. Scarpa, insiste nelle sue percussioni e al 41' un suo tiro trova la mano di Nocentini sulla traiettoria. Sul dischetto va Di Napoli: tiro lento e poco angolato indirizzato nel solito angolino alla sinistra del portiere che respinge il pallone sul quale si avventa proprio Tricarico ed è il pari. Nella ripresa, la Salernitana trova subito il vantaggio: break di Soligo a metà campo, Marchese finalmente effettua un cross dalla sinistra, Fava, altruista, fa da sponda, e Di Napoli, in acrobazia mette in rete. Pressing alto, gioco sulle fasce, la Salernitana non lascia ragionare l'avversario e al 20' sembra aver chiuso la partita: Soligo lancia in profondità Scarpa che entra in area e viene messo giù da Sicignano (espulso per doppio giallo). Di Napoli lascia tirare il rigore a Fava che finalmente realizza il primo gol in granata. Sembra fatta e, invece, Peccarisi si fa espellere ingenuamente, Castori è costretto a togliere Fava per Cardinale in modo da riequilibrare la difesa. Kyriazis, al 36', cerca di ostacolare nella propria area lo scatenato Eder che va a terra. Per l'arbitro è rigore che il brasiliano trasforma. Ma finisce così, con i granata soli in vetta e qualche tifoso che comincia a sognare.

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