
Castori è felicissimo, addirittura gli scappa una risata quando gli vengono ricordate le critiche arrivate dopo il pareggio con il Cittadella. «Abbiamo giocato tre partite, non potevo vincerne quattro...», la mette così il tecnico che poi sottolinea l'importanza del successo sul Frosinone. «Partita bella, molto intensa, il primo tempo è stato buono, ma la loro porta pareva stregata. Abbiamo colpito due traverse e Sicignano ha fatto un paio di parate importanti. Nel secondo tempo abbiamo offerto grande calcio segnando due gol e costruendo azioni bellissime». Poi parla dell'espulsione di Peccarisi. «Sinceramente non ho visto l'azione che ha portato all'espulsione di Peccarisi, credo comunque che si sia trattata di una leggerezza del mio difensore. Poi ci siamo complicati la vita, bisogna stringere i denti fino alla fine e non credere di avere già vinto». E l'allenatore se la tiene stretta la vittoria. «Peccato soltanto che abbiamo pagato con dei feriti, però per qualcosa d'importante si paga sempre in qualche misura. E' una vittoria che ci dà grande slancio, grande morale per il futuro». Il ferito è Pestrin, in merito al suo infortunio l'allenatore chiarisce. «Si tratta di un guaio muscolare, il ginocchio non c'entra. Prima di uscire Pestrin stava facendo molto bene. Ritornando sulla nostra vittoria credo sia stata una partita bellissima. Non abbiamo mai smesso di credeci, nonostante lo svantaggio». Il gol iniziale di svantaggio poteva tagliare le gambe ai giocatori, ma la Salernitana ha avuto grande forza caratteriale. «Il Frosinone ha segnato un gol bellissimo, un tiro da fuori area che però non sempre riesce. Noi siamo stati bravi a crederci sempre colpendo nel primo tempo due traverse e impegnando più volte Sicignano» Castori spiega anche cosa è successo sul secondo rigore quando Scarpa e Fava se lo sono conteso con Di Napoli che ha fatto da paciere. «I rigoristi non sono di mia competenza. Comunque i rigoristi sono Di Napoli e Fava e sono loro in campo che decidono. Forse Scarpa voleva tirarlo perchè se lo era procurato. Ma c'è una gerarchia: Di Napoli è il primo, Fava è il secondo. Arturo aveva sbagliato nel primo tempo e così ha tirato Fava». Il finale è pirotecnico. Castori si accende in positivo quando pensa al primato in classifica della Salernitana. «E' molto bello e ce lo godiamo almeno fino a venerdì. Per una matricola sette punti sono tanti e rappresentano un pieno di energia. Sognavamo una serata magica per regalarci almeno un paio di giorni il primato. Ed è stato così: una bella partita e una grande serata ai nostri tifosi l'abbiamo regalata». Molto bene Scarpa, meno brillante Ciarcià. «Scarpa è stato più offensivo, ha giocato più da punta. Ciarcià ha ripiegato di più espimendosi da tornante. Dipende dalle partite e dalle situazioni, c'è chi spinge di più e chi spinge di meno. Fa parte del nostro gioco».
Scarpa decisivo
E' stato l'indiscusso protagonista della vittoria con il Frosinone. Il fantasista Francesco Scarpa ha trascinato la squadra granata che, grazie al successo ai danni dei ciociari, è ora in testa alla classifica. Scarpa è stato decisivo. Ha colpito una traversa e si è procurato i due rigori che il direttore di gara ha concesso alla Salernitana. Ma Scarpa avrebbe anche voluto segnare ed in occasione del secondo penalty, quello che ha pure provocato l'espulsione di Sicignano, ha conteso il tiro dagli undici metri a Fava ed è stato protagonista di un battibecco con lo stesso compagno di squadra poi sedato da Di Napoli. «Ci tenevo a fare gol - commenta - Ma va bene così anche perché dopo Di Napoli è Fava il secondo rigorista. Lui è un attaccante ed era importante che si sbloccasse. Per me ci saranno altre occasioni per segnare». Episodio chiarito e dedica pronta a fine gara. «La mia prestazione è tutta per nonno Pinotto - aggiunge - E' in ospedale e sarà contento per me. La partita? Ci tenevamo a vincere a tutti i costi ed abbiamo meritato i tre punti perché dopo lo svantaggio abbiamo reagito alla grande. Abbiamo dimostrato di avere una buona condizione. La nostra forma sta migliorando così come il gioco. Abbiamo prodotto molte occasioni. Il primato in classifica? Ce lo godiamo ma la nostra testa è già rivolta alla prossima trasferta di campionato. Venerdì c'è il Modena ed è una trasferta molto difficile».
Tricarico: «Il primo gol in B»
Arriva negli spogliatoi euforico per il gol che ha riequilibrato le sorti dell'incontro e per la vittoria della Salernitana. Andrea Tricarico non sta quasi nella pelle. Il motorino granata, entra, sostituisce Pestrin e rimette subito a posto le cose. «Non potevo chiedere di più - ammette - Sono felice per il mio primo gol in B che dedico a mio fratello Matteo e mia cugina Valentina. Felicissimo, poi, per il successo della Salernitana». L'ex centrocampista del Lanciano evita ogni polemica sul suo mancato impiego dal primo minuto. «In settimana avevo accusato un risentimento muscolare e non sapevo neanche se ero in condizione di giocare uno scampolo di gara. Quando il Mister mi ha chiamato per sostituire Pestrin sono sceso in campo, deciso a dare comunque tutto quello che avevo in corpo». Di birra Tricarico ne aveva davvero tanta. "La mia corsa da una curva all'altra dopo il gol ha rappresentato tutta la gioia per la rete del pareggio". Tricarico prova a non badare più di tanto al primato solitario in graduatoria. «Non so cosa ha fatto l'Ascoli - replica - Mi dicono che ha pareggiato e che noi siamo da soli al comando. E' davvero troppo presto per guardare la classifica. Certo è che in vetta si sta davvero bene. Guai, però, a montarci la testa. Non abbiamo fatto assolutamente ancora niente». Il giocatore della Salernitana prova ad analizzare anche il momento di black-out dei granata dopo il rigore di Fava. "Probabilmente abbiamo pensato di avere messo in cassaforte i tre punti. Considerare la partita già vinta è stato il più grande errore della serata".
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