
C'erano circa settecento persone al primo allenamento della Salernitana in città. Nonostante la temperatura torrida, il caldo tipicamente agostano e l'orario che ancora suggeriva un fresco refrigerio nel mare a due passi dall'Arechi, la torcida granata ha fatto subito sentire il suo caldo abbraccio a Fusco e compagni. I supporter hanno atteso pazientemente sulle gradinate dalla curva sud per quasi un'ora prima che l'intera rosa scendesse in campo. L'orario del primo allenamento a Salerno era fissato per le ore 17.30 all'Arechi, ma moltissimi tifosi hanno raggiunto il principe degli stadi molto tempo prima. In tanti hanno occupato immediatamente le gradinate della sud, mentre altri hanno preferito attendere l'arrivo dei giocatori all'ingresso della porta carraia per stringergli la mano, chiedere un autografo o semplicemente manifestargli l'affetto di una città in crisi d'astinenza di calcio giocato da tre mesi pieni. C'è stato anche chi ha rispolverato sciarpe, stendardi e slogan ("grazie di esistere"; "Salernitana sei nell'anima"), issati con orgoglio appena gli scarpini dei calciatori hanno calcato il prato dell'Arechi. Per farlo, però, i tifosi hanno dovuto attendere oltre mezzora. Tanto è durato il faccia a faccia che Castori ha voluto con tutto il gruppo nel chiuso dello spogliatoio prima di saggiare la passione dei supporter granata. Intanto, in curva sud, hanno cominciato a scaldare i motori appena ha fatto capolino sul prato, Angelo Mariano Fabiani. Il direttore generale della Salernitana è stato il primo a scendere in campo: camicia bianca, occhiali da sole scuri, immancabile sigaretta accesa e telefonino sempre all'orecchio. "Fabiani uno di noi" ha urlato la curva al diggì, tra gli applausi della gente ricambiati dal dirigente granata. La fame di calcio era tanta che appena la curva ha intravisto una prima divisa ufficiale della Salernitana è esplosa in un caloroso applauso. Invece di un calciatore, però, si trattava del personale dello staff tecnico. Proprio quando la gente cominciava a rumoreggiare per la lunga attesa, la Salernitana è finalmente scesa in campo. Il primo a saggiare il calore della curva è stato l'attaccante Dino Fava Passaro, seguito a ruota dal greco Kyriazis. Poi, via via, tutti gli altri, passando da capitan Fusco fino ad arrivare a Re Artù Di Napoli. Ci è voluto poco ai nuovi acquisti per capire l'affetto e la passione della gente dell'Arechi. Basti pensare che lo stesso tecnico Castori ha tradito con un eloquente sorriso la soddisfazione per tanto calore. Piccola curiosità. Tra i 27 giocatori scesi in campo ieri pomeriggio all'Arechi c'erano anche i 4 epurati, Giannone, Piccioni, Cammarata e Ferraro. Naturalmente questi ultimi avevano un umore un tantino diverso dal resto del gruppo. Emanuele Ferraro è stato l'ultimo a scendere in campo, raccogliendo tuttavia consensi ed applausi da parte di tutta la sud. Dopo la canonica fase di riscaldamento, il tecnico Fabrizio Castori ha lasciato il gruppo nelle mani del preparatore atletico Scarpellino che ha lavorato sulla potenza aerobica dei calciatori. Durante l'allenamento sono andati a fare visita alla squadra il centrocampista Enzo Fusco ed il giovane portiere, ex Berretti, Robertiello. Prima del rompete le righe, il trainer granata ha fatto svolgere alla squadra una partitella a ranghi misti. Di Napoli, dopo un simpatico siparietto con il pubblico, è stato il primo a lasciare il campo. Scortato dagli applausi, naturalmente.
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