
Il campionato di calcio di serie A e B si oscura. Dall’assemblea straordinaria di Lega svoltasi ieri a Milano, è arrivata la fumata nera. Troppo distante le offerte di Rai e Mediaset per gli highlights in chiaro tv e per la diretta radiofonica. Rischiano di saltare trasmissioni come «La Domenica sportiva» e «Controcampo» nonchè la storica «Tutto il calcio minuto per minuto» che proprio quest’anno dovrebbe festeggiare il mezzo secolo di vita. Torna a scricchiolare il calcio italiano. È stato in dubbio anche l’inizio del campionato di serie B, previsto per sabato prossimo, la categoria che subirebbe maggior danni dalla situazione attuale. Si è andati anche al voto e hanno vinto per 11 a 7 le società che volevano la «serrata», proposta partita proprio dalla Salernitana rappresentata dal presidente Lombardi. Ma si correva il rischio che sabato i sette club che avevano votato a favore del «pronti via» si sarebbero presentate regolarmente in campo, ottenendo così la vittoria a tavolino. Tra queste il Sassuolo che deve giocare proprio all’Arechi. È così emersa la saggia decisione di scendere in campo e di attendere gli sviluppi della decisione. La serie B spera che i club della massima serie ridetermino le quote della mutualità. «Siamo alla metà dei valori dello scorso anno» ha commentato Lombardi, in procinto di prendere l’aereo per tornare a Salerno. La serie B, infatti, chiede una cifra intorno ai 95 milioni di euro mentre si ipotizzano cifre molto inferiori alla soglia minima proponibile». «Su mia istanza la Lega dei presidenti di serie B chiederà anche un intervento diretto del Governo - aggiunge poi Lombardi in una dichiarazione apparsa in serata sul sito della società granata - il caslcio è un fenomeno dall’alto valore e coinvolgimento sociale; la crisi in cui versa merita di essere analizzata anche dalle istituzioni del nostro Paese». «Ci siamo trovati davanti a offerte che non potevano essere accettate, per questo motivo abbiamo respinto all’unanimità le offerte per i diritti radiofonici e televisvi che sono rimasti invenduti» ha spiegato l’ad del Milan, Adriano Galliani, il quale ha presieduto l’assemblea di Lega per le assenze del presidente Antonio Matarrese, del vicaro Rosella Sensi e del vicepresidente per la A Massimo Cellino. «Ci dispiace molto che i campionati di serie A e B partano senza gli highlights in chiaro ma le offerte non potevano essere accettate» ha aggiunto il dirigente rossonero. Secondo Galliani, la Lega acceterebbe anche di cedere i diritti a una cifra inferiore a quella incassata una stagione prima, però è anche vero che le offerte finora pervenute non sono state ritenute soddisfacenti. La Rai, attaccata un po’ da tutti, si difende e spiega che l’offerta presentata «è di gran lunga la più elevata superando di circa tre volte quella delle altre emittenti televisive» e di non avere quindi responsabilità sulle drastiche decisioni adottate dalla Lega. In attesa di sviluppi, la serie B ha deciso di non vendere in dividualmente i diritti del campionato dando mandato all’advisor per trattarli a livello collettivo. L’accordo va stipulato entro le ore 19 di oggi. Al momento, il campionato di serie B dovrebbe partire regolarmente sabato prossimo, alle ore 16. Decisi addirittura anticipo e posticipo della prima giornata (ore 20,45), proprio per le eventuali esigenze televisive: Parma-Rimini venerdì e Bari-Triestina lunedì prossimo.
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