Benvenuti nel sito Bellizzi Granata - Tutte le Notizie e le Curiosità sulla Salernitana, sui tifosi, sui risultati e sul Calciomercato. ULTIME NOTIZIE DAL CLUB "BELLIZZI GRANATA"

giovedì 28 agosto 2008

Arechi, contro il Sassuolo si riparte da diecimila


Salerno isola felice, una piazza presa a modello per le presenze allo stadio e per gli incassi al botteghino. Salerno in B e in C è come Napoli in A, questo il paragone portato avanti negli anni. Ebbene, adesso Salerno una vera e propria isola felice non lo è più: tessera più tessera meno, sono cinquemila gli abbonamenti sottoscritti dai sostenitori granata. Tessera più tessera meno, si tratta dello stesso numero di abbonamenti sottoscritto per il campionato di C. Impennate non se ne sono registrate, nonostante il salto di categoria e nonostante i continui appelli del presidente Lombardi. Certo, nella speciale classifica delle società di B, solo i tifosi del Parma hanno sottoscritto un numero maggiore di abbonamenti, ma comunque si può ben dire che la crisi del calcio ha interessato anche Salerno. «Sono diverse le motivazioni- dice Enrico Marchetti, presidente regionale del Codacons- che hanno portato all’allontanamento dei tifosi dagli stadi. Innanzitutto il prodotto calcio non è più appetibile come in passato perchè le partite, nella maggior parte dei casi, sono poco spettacolari. E poi c’è la congiuntura economica negativa, i prezzi degli abbonamenti sono alti e molti si fanno i conti in tasca». C’è un’altra strada che i tifosi possono seguire per seguire le partite allo stadio, ovviamente, ed è quella dell’acquisto dei biglietti. Per la partita di esordio contro il Sassuolo, in programma sabato all’Arechi, sono stati venduti 1500 biglietti. Si attende un’impennata negli ultimi giorni: si dovrebbe, comunque, arrivare a diecimila spettatori. L’anno scorso la media fu di undicimila spettatori all’Arechi, ma si arrivò a questa cifra grazie alla grande affluenza nelle partite di cartello, una su tutte l’ultima con il Pescara che valse la serie B. La prima partita interna dell’anno scorso, quella contro Gallipoli di lunedì sera, fece registrare 12mila spettatori, stesso numero che si registrò in occasione dell’ultima partita di esordio in B, quella contro il Treviso nel settembre del 2004. Ciò vuol dire che c’è un dato eloquente per gli spettatori all’Arechi: lo «zoccolo duro» del tifo è rappresentato più o meno da settemila-ottomila tifosi. Questi sono i numeri, niente a che vedere con quelli degli anni magici della A o della B di prima fascia in cui si registrò la forte partecipazione della provincia. E anni in cui non imperversavano ancora le Tv. «Un altro elemento di disturbo per il consumatore che va allo stadio è sicuramente quello dell’acquisto delle partite in Tv. La verità è che il calcio è ormai diventato esclusivamente un business e molta gente lo ha capito, di qui l’allontanamento dagli stadi», aggiunge Marchetti. La crisi al botteghino, quindi, investe anche Salerno e la Salernitana, pur se la piazza resterà comunque tra le più importanti della B dopo Parma e Livorno (l’anno scorso nella partita di esordio solo a Bologna si registrarono 12mila spettatori). I tifosi granata reggono il confronto anche per quanto riguarda il calcio in Tv: sono state 1500 le tessere acquistate per assistere su Conto Tv alla partita di coppa Italia a Lecce. «Un numero di tessere superiore rispetto a quello relativo a Lazio-Benevento- sottolinea Marco Crispino, amministratore delegato di Conto Tv, ieri a Praga per la diretta di Slavia Praga-Fiorentina- la piazza di Salerno risponde sempre molto bene». L’anno scorso il boom di tessere si ebbe in occasione di Sorrento-Salernitana, sparirono rapidamente dal mercato e divennero introvabili nell’immediata vigilia della partita. Tantissime furono anche le tessere vendute in occasione di Salernitana-Pescara, l’ultima partita di campionato, quella dell’aritmetica promozione in serie B.

Nessun commento: