Veloce di gambe, lo dicono i test effettuati martedì, e svelto di lingua. Re Artù Di Napoli non le manda a dire: ai suoi detrattori, pochi in verità, e ai suoi ammiratori, la stragrande maggioranza. «Io vecchio per la B? Faccio 42 gare di fila con la sigaretta in bocca. Guardate i minuti che ho giocato l'anno scorso. In carriera non avevo mai avuto un minutaggio tanto alto». E ancora: «So di essere vicino alla fine della carriera e un ultimo sfizio devo togliermelo: ritrovare la serie A, ovviamente con la Salernitana. Non quest'anno, però, non dimentichiamo che siamo una matricola. Questa stagione servirà a gettare le basi per diventare protagonisti il prossimo anno. Se poi dovesse capitare l'occasione, di sicuro non ce la lasceremo sfuggire». Fabrizio Castori si coccola il buon Arturo e addirittura rivede il suo modulo preferito (il 4-3-3) per passare ad un 4-2-3-1 che esalta Di Napoli piazzato tra le linee o come seconda punta. Re Artù accetta scommesse senza preoccuparsi che da gregario avrà meno opportunità di timbrare il cartellino: «È un ritorno alle origini. Nasco come trequartista per cui, per me, non è novità agire a ridosso o di fianco a un compagno. L'anno scorso per gli infortuni di Ferraro ho fatto la punta centrale, ma me la cavo pure di sponda e la soddisfazione di mandare a rete un compagno per me è paragonabile a quella di segnare. Una cosa è certa: Castori sta trasmettendoci una mentalità offensiva che forse ci mancava». E conclude: «La società sta muovendosi sul mercato e arriveranno calciatori di esperienza a darci una mano. La B vede favorite tutte le retrocesse e il Bari, poi vediamo a chi capita l'occasione per inserirsi al vertice». MERCATO. Si è chiusa negativamente la trattativa per portare a Salerno il terzino Angelo Rea, ormai prossimo allo svincolo dal Messina. Ieri si sarebbe dovuto porre nero su bianco alla trattativa in una riunione a Vallo della Lucania tra Fabiani, Lombardi, il giocatore e il suo procuratore Mario Giuffrida. Le parti erano già d'accordo sulla durata triennale del contratto e sull'ingaggio, ma a complicare i piani ci sarebbero state le modalità con le quali questo ingaggio sarebbe poi stato pagato: una parte dell'ingaggio sarebbe stata corrisposta da una società di marketing in orbita Salernitana. La cosa non è andata giù al giocatore ed al suo agente e la trattativa è saltata: «Per noi il discorso è chiuso - ammette Giuffrida - C'è stato un atteggiamento poco serio della Salernitana e siamo molto rammaricati. Noi cerchiamo società che abbiano progetti importanti ma per la natura della proposta e per l'atteggiamento tenuto dalla Salernitana ci è sembrato che questi progetti importanti non ci siano». La Salernitana dovrà volgere l'attenzione su altri elementi. Tra le alternative è spuntata quella che porta a Joseph Oshadogan, trentaduenne difensore che nella scorsa stagione ha giocato nel Widzew Lodz, serie A polacca. A dispetto del cognome, Oshadogan è italianissimo ed ha trascorsi importanti con Foggia, Reggina, Cosenza e Ternana. Da segnalare anche un'esperienza con il Monaco. Nel 1996 ha esordito anche in Nazionale Under 21 nella gara vinta per 3-0 dagli azzurri contro la Moldavia. Quest'anno è stato addirittura il capitano del Widzew ma il desiderio di tornare in Italia potrebbe spalancargli le porte della società granata. Oshadogan potrà essere impiegato sia da centrale sia da terzino destro.
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