
C'è fermento in curva sud. Nel prossimo campionato che la Salernitana si appresta ad affrontare in serie cadetta potrebbero esserci parecchie novità per quanto riguarda la storica torcida granata. La "sud" rimarrà sempre e comunque il fortino inespugnabile del tifo più acceso. Qualcosa, però, si sta muovendo nelle maglie di alcuni storici gruppi ultras. L'obiettivo dichiarato, da parte di una cospicua frangia di tifosi, è quello di unirsi sotto l'unica denominazione «Salerno». Lo scopo è quello di portare alto soltanto il nome della città e dei colori della Salernitana, tanto in trasferta quanto allo stadio Arechi. Il progetto - ambizioso - è quello di mettere da parte vessilli, striscioni e bandiere di ogni singolo gruppo per riunirsi sotto il solo nome della città di Salerno. A sposare la "causa" sono già stati tre gruppi ultras granata. Si tratta della Gsf, dei Mummions e del gruppo di Vietri sul Mare. C'è di più. I Granata South Force si sono spinti oltre, chiudendo simbolicamente la storica sede di Via Zara (aperta da oltre 20 anni, mentre il gruppo esiste dal lontano 1977) per favorire una sorta di "evoluzione" nel progetto "Salerno". Un primo assaggio lo si è registrato domenica scorsa nel ritiro di Roccaporena, dove la Salernitana sta completando la prima parte del romitaggio estivo pre-campionato. In vista del triangolare con Paganese e Deruta (poi non disputato per un violento nubifragio), infatti, sono piombati nella quiete del ritiro umbro circa una cinquantina di ultras della Salernitana. Si trattava proprio dei leader dei gruppi della Gsf, dei Mummions e di Vietri. Per la prima volta tutti uniti sotto l'unica egida "Salerno". Tutti con indosso una accattivante maglietta con su scritto il nome della città, uno slogan «United Firm» e la frase sulle spalle «antiche identità marinare». Una sorta di progetto pilota di quello che vuole essere l'obiettivo dichiarato per l'inizio della stagione agonistica. Non solo. Prima che Fusco e compagni scendessero in campo, i tifosi (alcuni dei quali erano giunti a Roccaporena già nella giornata di sabato) hanno esposto un unico striscione "Salerno" alle spalle della porta. Giusto il tempo di un saluto ed un incitamento al gruppo prima di posizionarsi dietro il nome di Salerno a caratteri cubitali (in una virtuale curva sud) ed intonare cori e slogan in favore dei propri beniamini. Naturalmente il progetto è destinato a far parlare di sè. Non è detto, infatti, che si riesca ad ottenere un plebiscito di consensi. Anzi. In curva sud, infatti, è facile prevedere che molti gruppi ci tengano a conservare una propria identità nonostante - magari - apprezzino la bontà dell'iniziativa. Sarà anche per questo che i promotori del progetto "Salerno" hanno intenzione di lasciare sempre aperta la porta a tutti i tifosi della Salernitana, anche a chi non ha mai fatto parte di un gruppo ultras fino ad oggi. L'unione fa la forza, insomma. Facile intuire che nelle prossime settimane ci sarà un intensificarsi di riunioni e di confronti tra gruppi di tifosi. Nel caso in cui si dovesse giungere ad un'intesa immediata tanto di guadagnato. Viceversa è probabile che chi sposerà il nuovo progetto potrebbe trasferirsi nell'anello superiore della sud. Lo zoccolo duro della curva, invece, rimarrebbe nell'anello inferiore. Ieri, intanto, al parco Pinocchio a Salerno c'è stata la presentazione ufficiale del Granata Groups Center, presieduto da Maurizio Tagliaferri. Alla nuova associazione di tifosi hanno aderito già tre club: Lucio Casaburi, Foro Granata e Singulti granata.
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