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lunedì 12 maggio 2008

Brini: se vado via non sarà un problema


Se non è un addio ufficiale di Brini, poco ci manca. Non lo dice apertamente il tecnico, ma quasi. «Se il matrimonio con la Salernitana non dovesse rinnovarsi non sarebbe nulla di clamoroso. Non cominciamo a montare dei casi». Cioè? «Cioè - dice il tecnico - il fatto che abbiamo centrato la serie B e che abbiamo vinto la prima finale di Supercoppa non basta a cambiare le scelte. Vediamo, ci metteremo a tavolino e decideremo. Possibilità di restare? Diciamo cinquanta per cento». In verità a sentire attentamente le parole di Brini sarebbero anche meno di cinquanta per cento le sue possibilità di restare alla Salernitana. «Capisco i programmi della società e della città. Non ci sarebbe nessun problema se Brini non dovesse essere l'allenatore della serie B, si potrebbe tranquillamente cambiare. Magari Brini potrebbe anche scegliere qualche altra cosa. Aspettiamo giusto qualche giorno. E' chiaro che questa vicenda non si protrarrà fino a giugno». Non indossa la felpa portafortuna, scherza con Di Napoli che ha richiamato perchè non ha capito una sua disposizione. «Quando è uscito per qualche minuto Milanese nel finale ho chiesto a quattro uomini di spostarsi e Arturo mi ha risposto: così mi fai impazzire», ha poi spiegato l'allenatore che in punta di piedi, giorno dopo giorno è entrato nel gruppo, si è fatto apprezzare dai calciatori. «Ho un ottimo rapporto con il presidente Lombardi e con il direttore Fabiani. Li ringrazio per avermi dato l'opportunità di allenare a Salerno. L'importante nel calcio è avere buoni rapporti, lasciarsi in buoni rapporti. Poi chissà, magari un giorno si potrebbe anche tornare». Capitolo futuro, discorso Supercoppa. «Avevo chiesto serietà perchè non potevo pretendere la stessa intensità e l'ho ottenuta. La squadra ha giocato con grande impegno e direi che ha vinto sfruttando quelle che sono le sue caratterisitiche. E' vero, abbiamo tirato solo una volta in porta, ma tante altre azioni si sono bloccate all'ultimo passaggio. E poi il Sassuolo solo nel primo tempo ci ha messo un po' alle corde e tutto sommato Iuliano ha dovuto compiere solo due interventi». Discorso Supercoppa da chiudere giovedì sera all'Arechi, in notturna. «Abbiamo vinto il primo round e siamo messi bene. Ora occorre completare l'opera». Capitolo Brini, interviene il presidente Lombardi che ribadisce vecchi concetti. «Il primo con il quale parleremo è Brini, vediamo se coincideranno i progetti e poi prenderemo la decisione. Ora vinciamo prima la Supercoppa, ci teniamo perchè sarebbe il primo trofeo della mia società. Poi pensiamo alla festa dell'Arechi e infine risolveremo la questione allenatore». Allenatore che condizionerà anche le scelte di mercato. «Diciamo che l'ossatura base è già pronta, almeno dieci calciatori resteranno, in serie B per le loro caratteristiche faranno meglio che in C. La squadra c'è già dovremo solo modellarla e queste scelte ovviamente dovremo prenderle con l'allenatore». Ma Lombardi un'idea ce l'ha ed è già chiara. «Interverremo a centrocampo, soprattutto là occorrono i rinforzi. In difesa, in attacco e in porta più o meno ci siamo». Nelle ultime due partite si è risvegliato anche Ferraro. «Tutti possono essere utili ed importanti. Dobbiamo guardare prima in casa nostra e poi pensare agli acquisti». Prima riunione operativa nel fine settimana: incontro tra Lombardi e Fabiani, come confermato dal diggì. Poi l'incontro con Brini.

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