E’ già lontano il successo sul Martina. Lontanissimo. Naso turato, partita inguardabile, Brini in confusione: tutto resettato. La Salernitana, grazie a Di Napoli, ha staccato l’Ancona di tre punti. E allo scontro diretto di domenica può guardare con spirito diverso anche se la squadra per fare risultato è chiamata a fornire una prestazione diametralmente opposta a quella di domenica all’Arechi. E ovviamente chi deve correggere il tiro è innanzitutto Brini che contro il Martina ha sbagliato tutto: formazione iniziale e cambi in corso. Cosa in verità che era avvenuta già in maniera clamorosa contro la Sangiovannese quando l’allenatore tolse Di Napoli. Errori d’impostazione, scarsa incisività caratteriale, l’allenatore non ha trasmesso quello che occorre in questi momenti: convinzione nei propri mezzi ed entusiasmo. Contro l’Ancona esame decisivo per il tecnico e per la Salernitana. Ci sono due correnti di pensiero. La prima porta a pensare che il pareggio nello scontro diretto sia la cosa giusta da conseguire, la Salernitana manterebbe i tre punti di vantaggio, che sarebbero quattro perchè in caso di arrivo a pari punti andrebbero i granata in B in virtù degli scontri diretti. La seconda invece suggerisce il risultato pieno ad Ancona, tre punti che servirebbero a chiudere in maniera pressocchè definitiva il campionato. «Andremo lì a giocare a viso aperto, senza fare troppi calcoli. Andare a giocare per il pari sarebbe un condizionamento pericoloso», ha anticipato Fabiani. Ma è chiaro che la Salernitana avrà il vantaggio di poter giocare sul doppio risultato, mentre l’Ancona è obbligata a vincere. «Sarà una partita molto importante in chiave promozione, ma non sarà l’ultima. Mancheranno poi altre quattro partite, resteranno altre quattro battaglie», ha sentenziato il presidente Lombardi. La lunga volata per lo scontro diretto comincia oggi con la ripresa della preparazione. Si ripartirà da quello che non ha funzionato contro il Martina, dal capitolo formazione e da quello sostituzioni. «Chiederò allo staff medico le condizioni dei calciatori che sono usciti e poi potrò parlarne con Brini. L’allenatore è l’anello debole del sistema e finisce sotto esame. Si manda in campo l’undici che durante la settimana ti dà le migliori risposte, ma poi non è detto che ciò avvenga la domenica», ha commentato Fabiani. Direttore generale che ha sottolineato un altro aspetto che sta caratterizzando il campionato della Salernitana, le false partenze, i primi tempi sempre al di sotto delle aspettative. Un dato strano, tenendo presente che da un punto di vista atletico la Salernitana sicuramente non sta messa bene, eppure i gol dei granata stanno arrivando sempre nei secondi tempi. Era così già con Agostinelli, lo è diventato ancora di più con Brini, alla fine dei primi tempi la Salernitana avrebbe una posizione di classifica da zona play out. «Un fatto mentale, un problema da risolvere questo dell’approccio sbagliato alle partite», dice Fabiani. Il lavoro settimanale comincerà oggi pomeriggio nel ritiro della Borghesiana a Roma. La squadra partirà alle 10 dal Volpe, arrivo al centro sportivo della capitale all’ora di pranzo e nel pomeriggio il primo allenamento. Gruppo granata che si sposterà venerdì sera nel ritiro in una località nei pressi di Ancona, dove disputerà sabato mattina l’allenamento di rifnitura.
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