
“Già dai primi giorni del nostro insediamento – ha dichiarato Francesco Soglia - abbiamo potuto verificare che la società aveva provveduto nei termini fissati dalle norme federali al pagamento degli emolumenti di maggio e giugno 2007 ai propri tesserati. Nonostante ciò e nonostante la dimostrazione documentale fornita alla commissione disciplinare, subiamo ingiustamente questa penalizzazione.
Preannuncio che la società farà ricorso alla Corte di Giustizia Federale. Si parla tanto di calcio pulito. Io non posso assolutamente accettare che identiche situazioni vengano giudicate in maniera differente. Mi riferisco al caso del Gela di due anni fa e del Melfi dello scorso anno. Le due società furono punite solo con un’ammenda.
Mi chiedo inoltre come sia stato possibile emettere un deferimento dopo oltre cinque mesi dai fatti cui si riferisce e a campionato in corso e una sentenza del genere a due giornate dalla fine. Un provvedimento simile ha prodotto in me una totale sfiducia nei confronti degli organi federali, ragion per cui non posso fare a meno di allontanarmi da un calcio nel quale non mi riconosco. Restano immutate la mia stima verso la squadra e le soddisfazioni sportive fin qui ottenute. Mi viene da dire che l’unico peccato commesso è quello di aver costruito una squadra troppo forte per questo campionato”.
Il vice presidente ha comunque già convocato la squadra in sede per incitarla a credere ancora fermamente nei play-off, “dove probabilmente – ha detto – qualcuno non ci vuole”. Ha inoltre invitato i tifosi a credere fino in fondo al sogno (ormai miracolo) play-off. A dimostrazione della serietà e della probità dell’attuale proprietà, il vice presidente ha infine concluso dichiarando che la società si impegna in ogni caso a far fronte agli impegni assunti fino al 30 giugno 2008. Dopo tale termine la società sarà posta in vendita.
Pescara Calcio S.p.A
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