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sabato 5 aprile 2008

Lombardi: ragazzi, regalatemi un’emozione


In mattinata a Positano per il congresso dei giovani dell’Ance, subito dopo pranzo in auto con la moglie e il figlio Pietro in direzione Ancona. Antonio Lombardi, il doppio presidente di Ance e Salernitana, festeggia così i oggi suoi 41 anni. Ma la testa è già tutta a domani, alla sfida del «Conero» decisiva per la promozione. Che regalo ha chiesto ai suoi giocatori? «Non si dice, ma potete facilmente immaginarlo. E i ragazzi hanno promesso di accontentarmi, vogliono regalarmi una grande emozione. Ho visto tutti quanti in ritiro convinti dei propri mezzi, a partire dall’allenatore». Che Salernitana s’aspetta? «Una squadra viva, aggressiva, convinta e che va in campo per vincere. Una squadra che se la gioca a viso aperto, guai a fare le barricate, anche se a noi possono stare bene due risultati su tre. E sono fiducioso che tutto ciò possa avvenire». Quale partita vorrebbe poter rivivere? «Quella dell’andata. Contro l’Ancona vincemmo con un gol bellissimo di Di Napoli e balzammo in testa alla classifica. Fu una serata dalle grandi emozioni, vorrei rivivere un’emozione simile ad Ancona». Tre anni, il traguardo delle cento partite vicino. Cosa non rifarebbe? «Rifarei tutto, ma non per presunzione. Rifarei tutto perchè sono sempre stato convinto di ciò che ho fatto. Il primo anno, mancammo la finale play off, che poteva significare promozione, per pochi minuti. Quella sensazione vissuta a Marassi mi resterà dentro per sempre. Il secondo anno il progetto era giusto, ma difficile da portare avanti a Salerno dove giustamente si punta a vincere subito. Quest’anno ho fatto quello che avevo promesso ai tifosi. Ora manca solo la ciliegina». I tifosi sono moblitati come non mai. Cosa ne pensa? «Quest’entusiasmo è importante per la squadra, i giocatori lo avvertono. Ma devo ancora una volta ribadire a tutti l’invito lanciato anche dal questore, quello di non partire senza il biglietto. Stiamo faticosamente ricostruendo l’immagine alla tifoseria di Salerno, non roviniamo tutto». Quanto crede alla promozione? «Ci credo sempre allo stesso modo dal primo giorno. Siamo partiti con questo obiettivo e stiamo lottando come era preventivabile. Non mi ero mai illuso che i giochi si erano chiusi quando avevamo tanti punti di vantaggio. Sapevo che ci sarebbe stato da lottare fino all’ultima partita». Guardando oltre, Di Vaio ha detto che un giorno potrbebe tornare. Lei che dice? «Sarei felicissimo di poter assecondare questa sua richiesta. Io sono stato sempre il primo tifoso di Di Vaio, posso tranquillamente dire che con la Salernitana in B e in A era il mio idolo. Poterlo vedere un giorno indossare la maglia della mia Salernitana non potrebbe che farmi piacere». Per ora si tiene Di Napoli? «Certo, Di Napoli è un lusso per la categoria. Quando dissi che avremmo potuto prenderlo nessuno ci credeva. Invece gioca e segna con noi». Che dice di Brini? «Dico che abbiamo fatto la scelta giusta perchè è un allenatore serio e preparato. La squadra lo segue perchè è convinta dei suoi metodi di lavoro. Parla poco, ma lavora bene e tanto».

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