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mercoledì 9 aprile 2008

Avallone e Costantini, la doppia sfida degli ex


Va avanti e indietro sul campo, va su e giù dal sottopassaggio, consegna delle carte ai calciatori e al tecnico. E’ il più frenetico di tutti anche se in giacca e cravatta e non più con maglietta e pantaloncini e con le scarpette ai piedi. Salvatore Avallone, team manager granata, salernitano di nascita, ha giocato gli ultimi due anni con la Juve Stabia, ha chiuso la carriera da calciatore con la maglia gialloblù. Il primo anno con Di Costanzo arrivò alla semifinale play off, fu eliminato dalla Cavese, poi la Juve Stabia venne ripescata e venne inserita nel campionato di C1. L’anno successivo conquistò la salvezza ai play out, superando nel doppio scontro l’Acireale. Sulla panchina c’era Di Somma che subentrò a Vullo. «Ricordo benissimo quella doppia sfida, vincemmo in casa e pareggiamo lì conquistando la salvezza. In un certo senso ci scegliemmo l’avversario, cioè quando capimmo che ormai non potevamo più raggiungere la salvezza diretta ci preparammo ai play out e pensammo che la migliore avversaria poteva essere proprio l’Acireale», spiega Avallone. Quella con la Juve Stabia non è una partita come tutte le altre, a Castellammare è molto legato, da calciatore anziano diede anche una mano alla società per consentirle di iscriversi in un momento difficile perchè si rischiava il fallimento. «Conosco il secondo allenatore, Esposito, che allenava la Berretti, quello dei portieri Franco Senatore, il dottore, il magazziniere. Siamo in ottimi rapporti, mi auguro con tutto il cuore che riescano a salvarsi, ma è chiaro che domenica c’è solo una squadra per me, la Salernitana. Dobbiamo vincere e basta, per farlo occorrerà umiltà e concentrazione». Ammesso nell’albo dei direttori sportivi, per il secondo anno team manager granata con il contratto in scadenza. «Sono onorato per l’occasione che mi ha dato il presidente Lombardi alla Salernitana, la squadra della mia città, appena ho finito di giocare. Per il futuro c’è tempo, adesso sono felice di svolgere il ruolo di team manager e intanto provo a rubare qualche segreto al direttore generale Fabiani da poter sfruttare in futuro». Un ex importante anche dall’altra sponda, oviamente escludendo gli ex granata che fanno parte del gruppo di calciatori. Si tratta di Maurizio Costantini, che proprio ieri si è legato ufficialmente alla Juve Stabia e oggi cominicerà il lavoro di campo. Fu il primo allenatore dell’era Lombardi, ma fu anche il primo ad essere esonerato. «Acqua passata e nessun rancore, con Lombardi ho un ottimo rapporto e ci scambiamo sempre gli auguri di Natale. Certo, mi fu dato poco tempo per lavorare. Comuqne le motivazioni vanno ricercate altrove. Diciamo che fu tutelato un calciatore con il quale avevo già avuto problemi quando ero a Catania». Stop, per il resto solo il rammarico di aver potuto guidare per poco tempo la Salernitana. «Tornerò volentieri all’Arechi, anche se da avversario». r.ven.

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