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venerdì 21 marzo 2008

Tedino: «Grinta e collaborazione i nostri segreti»


Un sorriso, la mano che tocca il ferro e la scaramanzia che prende il sopravvento al solo grido di Sangiovannese ammazza-grandi: «Sono di origini meridionali - spiega Bruno Tedino, tecnico della formazione toscana - e per questo molto suggestionabile. Abbiamo battuto il Gallipoli ed il Crotone ed ora tutti usano questi paroloni, ma io ci andrei cauto nel paragonare la mia squadra ad una sorta di corazzata che fa venire i brividi alle grandi». È un tipo pratico Tedino e preferisce ragionare classifica alla mano: «La nostra è imbarazzante, quella della Salernitana strepitosa, il divario tecnico è enorme: altro che ammazza-grandi». Eppure negli ultimi due impegni casalinghi ha steso al tappeto sia il Gallipoli che il Crotone «senza nemmeno godere - tiene a precisare - di un pubblico numeroso e caloroso che può avere un peso specifico nella conquista di risultati così importanti. Il merito - continua Tedino - è di un gruppo straordinario, costituito da ragazzi seri che lavorano con tanto impegno e che nel confronto con le grandi del campionato magari s'esaltano più che in altre circostanze». Finora è stato alleato prezioso dei granata - «Il Gallipoli ci ha un po’ sottovalutati, col Crotone siamo stati abili a sbloccare il risultato» - ma potrebbe trasformarsi nel più acerrimo dei nemici se dovesse continuare nella serie interna strepitosa. «Anche se - confessa Tedino - non credo che la Salernitana si presenti all'appuntamento con uno spirito di sufficienza, sottovalutando l'impegno, mossa com'è dall'esigenza di far punti e mantenere il primato. Per fermarla - sorride il tecnico della Sangiovannese - ci vorrebbe un moschetto». Il timore reverenziale è lecito ed anche accompagnato da una stima profonda e sincera nei confronti di Brini - «Allenatore importante per la categoria: il matrimonio porterà la Salernitana in serie B, ne sono sicuro» - che non comporterà, tuttavia, un atteggiamento pauroso e rinunciatario: «Al di là delle etichette - spiega infatti Tedino - abbiamo una voglia matta di fare una bella figura al cospetto della capolista. E c'è soltanto un modo per poter raggiungere il nostro scopo: giocare con ardore e spirito di partecipazione. In caso contrario, saremmo destinati a soccombere». Perché la Salernitana ha uomini che non concedono tregue, non permettono amnesie: «Di Napoli, Ferraro, Ciarcià, Fusco, Ambrogioni: sono così tanti i calciatori di spessore che non è il caso di concentrarsi sui singoli. La Salernitana è un blocco compatto di campioni e soltanto attraverso una prestazione superlativa potremo fermarla». Tedino confida molto nel suo gruppo rivitalizzato dal mercato di gennaio: «Siamo rilanciati con calciatori che non giocavano nelle precedenti squadre. Sono un campione del mondo in tal senso - e cita i vari Cacia, Cascione e Valiani rigenerati negli anni scorsi dalle sue cure sapienti - Spero soltanto - conclude sorridendo - siano loro a fine stagione a rilanciare le mie quotazioni ottenendo una fantastica salvezza».

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