
Per quasi tre anniè stato un elemento insostituibile del centrocampo granata. Da quando è alla Salernitana, Evans Soligo è stato il giocatore più impiegato da tutti gli allenatori (6 fino a questo momento) che si sono avvicendati sulla panchina granata. Tutti, tranne Brini. Da Costantini ad Agostinelli, Soligo è stato sempre tenuto in alta considerazione da ogni tecnico (90 presenze e 4 gol all'attivo), risultando un vero e proprio jolly della zona nevralgica del campo. A tal punto da meritarsi i galloni di capitano nella passata stagione. Anche quest'anno, il 29enne centrocampista di Marghera era sempre riuscito a conquistare un posto nell'undici base, contribuendo ai successi della Salernitana con una media voto tra le più alte di tutto il gruppo ed anche con una splendida rete contro l'Arezzo. Agostinelli lo considerava un elemento insostituibile nello scacchiere tattico del centrocampo. Con l'avvento di Brini, però, le cose sono un tantino cambiate. Nelle prime due delle tre gare fin qui disputate dalla Salernitana con la nuova guida tecnica, infatti, Soligo è sempre partito dalla panchina per poi entrare a gara in corso. Soltanto domenica scorsa, contro la Pistoiese, il calciatore è partito nell'undici base, impiegato da Brini in un ruolo proprio non suo. Esterno destro di un centrocampo con cinque elementi. Nonostante tutto Soligo ha risposto presente, cercando di eseguire al meglio gli ordini impartiti dalla panchina. Ironia della sorte, quella contro la Pistoiese è stata l'unica vittoria, fino a questo momento, della nuova gestione tecnica. Quando, poi, Brini lo ha richiamato in panchina per lanciare nella mischia Ciarcià dagli spalti dell'Arechi il disappunto è stato evidente. Rimarcato dalla valanga di fischi per un'esclusione ritenuta ingiusta. Ma tant'è. Dopo l'esperimento da esterno destro, sarà interessante vedere se Brini intende riproporre Soligo nella stessa posizione, oppure accentralo in mezzo al campo. Al fianco, cioè, dei vari Tricarico e Di Deo. Fino ad oggi, il tecnico ha avuto poche possibilità di provare soluzioni alternative vista la momentanea indisponibilità di Soligo, fermo ai box per una leggera alterazione febbrile. Da martedì prossimo però, alla ripresa dei lavori dopo la sosta del campionato, è molto probabile che l'allenatore proverà il centrocampista nel suo ruolo naturale. Anche perché sulla destra, appare scontato il rientro di Ciarcià. Soligo, dunque, si giocherà una maglia da titolare per la trasferta di Lanciano con uno tra Mamede, Di Deo e Tricarico. Stando a quanto emerso negli ultimi giorni, comunque, l'impressione è che la lotta possa essere a due: Mamede o Soligo. Tricarico e Di Deo, infatti, sembrano quasi certi di un impiego dal primo minuto, anche alla luce della buona prestazione fornita contro la Pistoiese. Discorso diverso, invece, se Brini vorrà affidarsi ad un centrocampo più duttile. Capace cioè, soprattutto con gli esterni, di ripiegare sulla linea dei difensori in fase di non possesso palla. Una sorta di 3-5-2 che si trasforma in 5-3-2 a seconda delle esigenze. In tal caso è possibile che il tecnico preferisca ancora una volta tenere in panchina Ciarcià (più votato alla fase offensiva), dirottando il jolly Soligo sulla catena di destra, per coprirsi meglio in fase di interdizione. Staremo a vedere.
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