
Vietato fare calcoli e tabelle. Il diktat che vige in casa Salernitana è chiarissimo. Si va avanti alla giornata o meglio partita dopo partita. Il campionato riprenderà il prossimo 10 marzo a Lanciano, in posticipo serale, una gara delicata per la squadra granata che incontra una compagine rivelazione del torneo nonostante i tantissimi problemi che affliggono la società abruzzese.
Consolidare il primo posto è l'obiettivo della Salernitana che con la vittoria sulla Pistoiese conserva il più due sul Crotone e guadagna un più quattro su Ancona e Gallipoli a quota 41 punti. Bisogna comunque guardarsi le spalle. La classifica è corta, in una manciata di punti da 40 a 35, ci sono ben cinque squadre.
Lucchese, lanciano, Perugia, Arezzo e Taranto. La Salernitana, in questo senso e numeri alla mano è evidentemente avvantaggiata. Ma dopo la vittoria con la Pistoiese, che mancava ai granata da due mesi, ci saranno altre nove gare, quattro in casa e cinque fuori in cui la Salernitana dovrà conservare quanto di buono fatto finora.
Compito arduo o di semplice svolgimento? Sarà il campo a dirlo. Anche perchè con la gestione Brini le tabelle sono state sconfessate dai numeri. In tre partite, il tecnico granata ha racimolato quattro punti. Troppo pochi
per una squadra che punta dritto alla serie B. Il gioco non brilla e su questo ormai ci si è messo una pietra sopra, ma almeno in termini di punti e di vittorie bisognerà darsi una mossa. E soprattutto cercare di assimilare al meglio schemi e meccanismi di gioco, nuovi dettami di Brini e del suo scacchiere tattico. Il 3-5-2 sembra in un certo senso aver quadrato la Salernitana ma bisognerà osare qual cosina in più nelle prossime partite. Si parte da Lanciano, poi la Salernitana, domenica 16 marzo ospiterà il Perugia all' Arechi, il 22 marzo, sabato di Pasqua, altra gara delicata a San Giovanni Valdarno. Poi il Martina a Salerno,
L'Ancona fuori ed il derby con Juve Stabia all'Arechi. Un calendario tutt'altro che agevole, con la Salernitana che deve incamerare quanti più punti è possibile specialmente dalle gare
casalinghe. Dopo la sosta ci si ritufferà in campionato, non ci sarà più tempo e modo per tirare il
fiato. Bisognerà tenere botta con decisione, la posta in palio altissima.
Compito arduo o di semplice svolgimento? Sarà il campo a dirlo. Anche perchè con la gestione Brini le tabelle sono state sconfessate dai numeri. In tre partite, il tecnico granata ha racimolato quattro punti. Troppo pochi
per una squadra che punta dritto alla serie B. Il gioco non brilla e su questo ormai ci si è messo una pietra sopra, ma almeno in termini di punti e di vittorie bisognerà darsi una mossa. E soprattutto cercare di assimilare al meglio schemi e meccanismi di gioco, nuovi dettami di Brini e del suo scacchiere tattico. Il 3-5-2 sembra in un certo senso aver quadrato la Salernitana ma bisognerà osare qual cosina in più nelle prossime partite. Si parte da Lanciano, poi la Salernitana, domenica 16 marzo ospiterà il Perugia all' Arechi, il 22 marzo, sabato di Pasqua, altra gara delicata a San Giovanni Valdarno. Poi il Martina a Salerno,
L'Ancona fuori ed il derby con Juve Stabia all'Arechi. Un calendario tutt'altro che agevole, con la Salernitana che deve incamerare quanti più punti è possibile specialmente dalle gare
casalinghe. Dopo la sosta ci si ritufferà in campionato, non ci sarà più tempo e modo per tirare il
fiato. Bisognerà tenere botta con decisione, la posta in palio altissima.
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