
Quella con il Perugia sarà una gara molto speciale per Salvatore Pinna. Il numero uno granata ritorna a difendere i pali della Salernitana dopo il turno di squalifica scontato lunedì scorso a Lanciano e festeggia le 450 presenze in carriera. Una vita tra i pali. Una carriera ricca di soddisfazioni per l'estremo difensore, nato 33 anni or sono a Sorso in provincia di Sassari, che ha mosso i primi passi 14 fa nelle fila del Castelsardo in serie D. Con la formazione sarda, Pinna si è messo in grande evidenza tanto da meritarsi l'ingaggio nella Sassari Torres con cui ha disputato qualcosa come otto campionati consecutivi, conquistando anche la storica promozione in serie C1. Domani pomeriggio, però, per il portierone sardo le emozioni non si limiteranno al solo traguardo delle 450 presenze in carriera. Anzi. Pinna si ritroverà di fronte il grifone di Antonello Cuccureddu. Suo autentico mentore, con cui ha vinto davvero tanto in carriera. I due, entrambi sardi, si conoscono dai tempi della Sassari Torres, con cui hanno sfiorato la promozione in serie B nel campionato 2005-06, piazzandosi al terzo posto in classifica. Pinna in porta e Cuccureddu in panchina. Un binomio vincente che si è riproposto l'anno successivo a Grosseto, dove Cuccureddu ha fatto carte false per avere il suo numero uno. I due hanno proiettato la squadra toscana dritta dritta in serie B. Anche quest'anno, Cuccureddu ha fatto il possibile (ed anche di più) per avere con se Pinna al Perugia. Il tecnico, però, non aveva fatto i conti con Angelo Mariano Fabiani. Il diggì granata, infatti, con un vero e proprio blitz da autentico re del mercato, ha bruciato tutti in partenza assicurandosi i servigi del numero uno sardo. Il tutto tra le ire del presidente del Grosseto, che lo avrebbe voluto a tutti costi anche in cadetteria tra i pali della formazione biancorossa, e la delusione di Cuccureddu che avrebbe voluto affidargli le chiavi della porta del grifone. Pinna, manco a dirlo, ha dimostrato sul campo che i suoi estimatori avevano visto giusto. L'estremo difensore granata, infatti, è stato in assoluto uno degli elementi migliori della Salernitana di quest'anno. Le sue parate, la sua sicurezza tra i pali, gli interventi assolutamente stratosferici, hanno regalato tantissimi punti alla squadra del duo Lombardi-Murolo. Numeri alla mano Pinna, insieme a capitan Fusco ed Arturo Di Napoli, è il valore aggiunto della formazione che guarda tutti dall'alto verso il basso in terza serie. Il numero uno, dopo un avvio in sordina, ha cominciato a fare gli straordinari a partire dalla trasferta di Crotone, nel girone di andata. Un autentico volo, all'incrocio dei pali, a tempo abbondantemente scaduto, strappò la palla dell'attaccante Ghezzal destinata nel sette che avrebbe sancito la vittoria per i pitagorici. Non è finita. Contro il Sorrento ed il Lanciano allo stadio Arechi, fino ad arrivare ai miracoli di Castellammare di Stabia, è stato un vero e proprio monologo del portiere sardo. Il calciatore ha letteralmente abbassato la saracinesca della porta granata, blindandola a sette mandate. Come se non bastasse anche nella trasferta di Arezzo, Pinna ha salvato il risultato, respingendo in zona Cesarini una conclusione dell'ex granata, Ivanoe Lanzara. C'è da giurare che domani pomeriggio Pinna farà il possibile per festeggiare le 450 presenze in carriera, dando un dispiacere all'undici di Cuccureddu. Uno dei suoi massimi estimatori prima che si facesse conoscere- a suon di parate - dalla gente di Salerno.
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