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lunedì 31 marzo 2008

«Brutta partita? L’importante era vincere»


La Salernitana torna al successo, stacca l'Ancona e interrompe il silenzio. In sala stampa, però, si presentano soltanto il presidente Lombardi ed il diggì Fabiani. I tesserati parleranno (forse) in settimana. Il numero uno si tiene stretto la vittoria contro il fanalino di coda Martina, nonostante la prestazione mediocre dei granata. «Per me era importante il due a zero - replica perentorio - La prestazione? Era importante il due a zero. Sulle scelte tecniche preferisco non intervenire. La settimana scorsa avevo detto che Di Napoli non lo avrei mai sostituito perché è un giocatore che ti può fare sempre la differenza. E' chiaro che se oggi non avessimo vinto tutti quanti avremmo ragionato in maniera diversa». Lombardi bada al sodo, insomma, e chiede un aiuto a tutte le componenti. "Lancio un appello affinché si remi tutti dalla stessa parte. Soltanto così si può vincere". Il presidente guarda avanti: all'orizzonte il big match di domenica prossima ad Ancona può valere la stagione. «C'è la consapevolezza - ammette il numero uno - che quella contro l'Ancona sarà una partita molto importante per vincere il campionato. Un risultato positivo ci darebbe grande slancio. Adesso abbiamo 5 partite da giocare al massimo fino alla fine». Poco importa il modo in cui si arriva fino in fondo. Lombardi è fin troppo chiaro sull'argomento. «Adesso potremo anche giocare male, dovremo sudare anche le fatidiche sette camicie, ma l'importante è il risultato. Noi vogliamo i risultati. Basta che la palla entri dentro, tutto il resto è relativo». Una pausa e poi una promessa che sa tanto di impegno. «Vi assicuro che noi questo campionato lo vinceremo. La Salernitana è sola rispetto a tante altre, ma ce la giocheremo fino alla morte. E alla fine ce la faremo». Il direttore generale Fabiani torna con la mente al match con il Martina. «I nostri avversari si sono presentati all'Arechi molto abbottonati. Questo, però, non deve giustificare una partita mediocre da parte nostra, come del resto la gran parte delle gare che disputiamo nei primi 45 minuti». Il diggì parla anche della formazione iniziale schierata da Brini e delle sostituzioni effettuate dal tecnico di Porto Sant'Elpidio. «Quando le cose non vanno come ti aspetti è sempre facile individuare il punto debole dell'ingranaggio nell'allenatore. Spesso e volentieri alcuni calciatori danno ampie garanzie durante la settimana e poi in partita possono anche venire meno. L'importante é effettuare le correzioni in corsa. Sulle sostituzioni, poi, la risposta precisa la posso dare martedì prossimo alla ripresa degli allenamenti. Quando, cioè, avrò sentito lo staff medico per capire cosa è accaduto». Il diggì sembra più puntare l'indice sui giocatori. «E' bene che adesso la squadra vada a casa e martedì vada ad allenarsi da un'altra parte». Fabiani corregge subito il tiro e chiarisce che anche in questo caso il ritiro non sarebbe di natura punitiva. "Il maltempo ha reso spesso impraticabile il Volpe. Stiamo pensando di andare altrove ad allenarci in un campo decente". Un'ultima battuta, al vetriolo, la riserva al Martina. "Chiunque incontra la Salernitana trova stimoli incredibili. Se penso, poi, che il direttore sportivo attuale del Martina è l'ex del Taranto e che poi non é nemmeno venuto all'Arechi perchè aveva altri impegni…..". Prima di congedarsi Fabiani chiosa sul big match di Ancona. "Dovremmo andare lì senza fare calcoli. L'obiettivo è quello di giocarci la partita fino in fondo. Fino alla fine".

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