Non ci sono più dubbi. Contro il Perugia, Fabio Brini ritornerà sui suoi passi accantonando il modulo 3-5-2, per ricucire, addosso alla sua Salernitana, il più rodato 4-4-2. Le amnesie tattiche emerse in quel di Lanciano, oltre a non suggerire ulteriori accorgimenti sperimentali in una fase cruciale della stagione come questa, hanno sortito più di un dubbio nel tecnico di Porto Sant’Elpidio, che aveva rivoluzionato l'assetto dei granata nell'intento di favorire una maggiore incidenza in zona gol. Niente da fare. Il fiato delle dirette inseguitrici sul collo consiglia di puntare sul sicuro e di abbandonare ulteriori, tardivi tentativi di dare alla squadra un’identità più offensiva. Nell'allenamento tenutosi ieri pomeriggio all'hotel Ariston di Paestum, infatti, il trainer marchigiano, dopo aver tenuto a rapporto il gruppo per un quarto d’ora circa, ha voluto vederci chiaro, ruotando tutti gli effettivi a disposizione per provare, riprovare e migliorare l'interpretazione e l'applicazione di uno schieramento con difesa e centrocampo a quattro. Al termine dell'accurato test a ranghi misti, durato quasi due ore, sono emerse preziose indicazioni su quello che potrebbe essere l'undici titolare, domenica pomeriggio, all'Arechi. Allo scontato rientro di Pinna tra i pali, si aggiunge quello probabile di Cardinale al fianco di Troise al centro del pacchetto arretrato, monco dello squalificato Fusco. Sugli esterni bassi, Milanese a sinistra ed Ambrogioni a destra (quest'ultimo si è allenato a parte, ma dovrebbe farcela). Con gli infortunati Mammarella e Mamede fermi ai box (improbabile il loro recupero per il match con gli umbri), sull'asse mediano si profila il rilancio di Soligo, schierato in mezzo al campo insieme a Tricarico, con Ciarcià e Russo cursori di fascia. In avanti, quale partner di bomber Di Napoli, Brini ha lasciato intendere di voler puntare dal primo minuto sull'argentino Turienzo, autore di una brillante performance lunedì sera: l'ariete di La Plata è apparso particolarmente vivace e motivato anche nella seduta pestana. Bocciatura in vista, dunque, per Ferraro. «Vediamo un po’ se riusciamo a fare finalmente le cose perbene, cerchiamo di essere più precisi e padroni del pallone in fase di possesso e ripartenza», ha redarguito così i suoi mister Brini prima di dare il via alla partitella, richiamando i giocatori all'attenzione, in certi movimenti, con l'uso del fischietto. Ad attirare l'attenzione a bordo campo, la presenza dell'ex presidente della Juve Stabia, Michele Cesarano, di passaggio a Paestum per osservare l'allenamento del figlio militante nella Primavera granata. «Questa Salernitana non mi entusiasma molto - ha commentato l'ex patron delle vespe tra uno sparuto gruppetto di tifosi - l'ho detto anche ieri sera, a cena, al mio amico Antonio Lombardi. Ma in serie C quello che conta è vincere, e battere il Perugia avvicinerebbe la promozione in B dei granata». Questa mattina, Di Napoli e compagni si alleneranno di buonora ancora a Paestum, per poi lasciare campi e spogliatoti proprio al Perugia di Fabio Mazzeo e dell'ex cavese Ercolano, che giungerà in ritiro all'hotel Ariston, invece, in serata.
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