È il portiere meno battuto della serie C ed è anche tra i giocatori più corteggiati della Salernitana da quando si è aperto il mercato di gennaio. Salvatore Pinna, però, ha giurato amore eterno alla casacca granata, abbassando letteralmente la saracinesca. Sia alle avance di club di categoria superiore sia, soprattutto, alle bocche da fuoco avversarie. Anche domenica scorsa, nel big match contro l’Arezzo, il numero uno granata è stato a dir poco determinante, mettendo in cassaforte il prezioso punto grazie ad una serie di interventi strepitosi. L'ultimo, in piena zona Cesarini, su tiro-cross di Lanzara, ha strozzato in gola l'urlo del gol ai supporter aretini. Per l'ennesima volta in questo campionato Tore Pinna si è guadagnato la palma di migliore in campo. Giunto a Salerno grazie ad un vero e proprio blitz del direttore generale Fabiani, che lo ha strappato alla concorrenza del Perugia e del Grosseto, con cui si era guadagnato la promozione in serie cadetta, il portierone sardo ci ha messo davvero poco per entrare nel cuore dei tifosi granata. Le parate, i salvataggi all'ultimo secondo, i voli a togliere il pallone dove osano soltanto le aquile e, soprattutto, la grinta che dimostra ogni qual volta scende in campo sono le sue armi migliori. Già, perché la prestazione maiuscola di Arezzo è soltanto l'ultima, in ordine di tempo. Pinna ha cominciato a fare gli straordinari nella trasferta di Crotone, dove si oppose ad un missile terra-aria di Ghezzal al 93esimo. Anche in quel caso, la Salernitana strappò un pareggio preziosissimo in inferiorità numerica. E poi gli interventi strepitosi in quel di Perugia e le acrobazie nella trasferta di Castellammare, solo per fare qualche esempio. Nelle 19 partite disputate dalla Salernitana fino a questo momento, Pinna ha subito soltanto 11 reti. Il suo segreto? Oltre alle indiscusse doti tecniche e ad un'innata reattività tra i pali, c'è anche un pizzico di scaramanzia che fa da cornice a tutto il resto. Pinna, come la gran parte dei portieri, è molto superstizioso e fa di tutto per ripetere i suoi riti scaramantici ad ogni impegno ufficiale. Naturalmente la sua esplosione è coincisa con quella di tutto il reparto arretrato. Elementi del calibro di capitan Fusco, Cardinale, Milanese e lo stesso Ambrogioni sono garanzia di sicurezza a doppia mandata. La squadra, intanto, riprenderà ad allenarsi a scaglioni. I giocatori non convocati o non utilizzati nella trasferta di Arezzo torneranno a lavorare questo pomeriggio (ore 15) al Volpe. I titolari, invece, beneficeranno di un giorno in più di riposo, in vista del posticipo di lunedì prossimo con il Crotone all'Arechi. Da verificare le condizioni di Di Napoli, rimasto in questi due giorni a Roma da uno specialista di fiducia per curare la pubalgia. Piccola curiosità. Da ieri mattina, il team manager Avallone ha ottenuto il diploma di direttore sportivo, superando a Coverciano l’esame di abilitazione (relatori Paolo Piani e Felice Accame). Insieme a lui anche Gioacchino Novelli, diesse del Potenza e fratello dell'ex tecnico granata Raffaele e Nicola Dionisio, diesse della Cavese.
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