
Il nuovo anno per la Salernitana inizia con una trasferta difficilissima. Non soltanto per il blasone e la forza dell'Arezzo, ma anche e soprattutto per il carattere ed il carisma del suo allenatore. Sulla panchina degli amaranto, infatti, siede Stefano Cuoghi (subentrato a De Paola), ex di turno che a Salerno ha lasciato un ricordo in agro-dolce. Il trainer emiliano, che sostituì Costantini nel primo anno del Lodo Petrucci, riuscì a rivitalizzare i granata fino ad arrivare ad un passo dalla finalissima play-off, persa con il Genoa a Marassi in un finale al cardiopalmo. L'anno successivo, Cuoghi non fu confermato dal presidente Lombardi e si accasò a Foggia, insieme al grosso della squadra che aveva sfiorato l'impresa con il grifone. Proprio nel match di ritorno con i satanelli, allo stadio Arechi, accadde di tutto: una rissa indegna che coinvolse parecchi calciatori a fine partita. Le prime avvisaglie, però, c'erano già state durante il match, quando i due tecnici (Cuoghi e Novelli) avevano avuto più di un battibecco dalle rispettive panchine. Una vicenda che ha avuto anche degli strali giudiziari, con molti dei protagonisti finiti nelle maglie della giustizia sportiva prima e, successivamente, anche di quella ordinaria. Da allora Cuoghi, che era stato l'unico tecnico ad essere applaudito da ex al suo ingresso in campo nel principe degli stadi, è scaduto dal cuore di molti tifosi granata. Sarà anche per questo che nella settimana che precede il match con la Salernitana, l'attuale allenatore dell'Arezzo ha preferito cucirsi la bocca. Per la prima volta, infatti, il tecnico sceglie la strada del silenzio. «In questa settimana non intendo rilasciare nessuna dichiarazione - commenta in maniera secca, il trainer aretino - perché non voglio assolutamente che possa essere strumentalizzato quello che dico». Una pausa, giusto il tempo di rifiatare, che poi si lascia andare ad una spiegazione. «Amo troppo Salerno e i salernitani per favorire il gioco di chi vorrebbe screditarmi agli occhi della gente. In passato hanno tentato di mettermi contro la tifoseria: stavolta preferisco tacere». Prima di congedarsi, Cuoghi si lascia scappare una frase che sa tanto di proposta futura. «A Salerno tornerei immediatamente». Per il momento, però, Cuoghi è il nocchiero dell'Arezzo e c'è da giurare che farà di tutto per mettere il bastone tra le ruote della capolista. La formazione toscana, partita per recitare un ruolo da protagonista quest'anno, è attardata in classifica e farà il possibile per rosicchiare punti preziosi alla regina del torneo. Soprattutto cercherà di sfruttare il fattore campo, dopo il mezzo passo falso con la Juve Stabia di Capuano.
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