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lunedì 29 ottobre 2007

SALERNITANA, SUPERATO L’ESAME PERUGIA


Pari in rimonta che, però, va addirittura stretto alla Salernitana. A Perugia i granata, sebbene in formazione rimaneggiata per le assenze di Luca Fusco, Mamede e Di Deo, hanno tenuto bene il campo al cospetto di un avversario in salute, reduce da tre vittorie di fila e deciso a portare a termine l’operazione sorpasso in classifica. Piani, quelli di Cuccureddu, mandati all’aria dall’ottima prestazione offerta dagli ospiti. Merito, ed è giusto rimarcarlo, della disposizione tattica decisa da Agostinelli. Il trainer granata ha giocato d’azzardo, scegliendo uno schieramento ed un atteggiamento tattico che hanno neutralizzato il Perugia. Troise è stato proposto come centrocampista di rottura davanti alla coppia centrale difensiva, composta da Cardinale ed Ambrogioni, scelto perché dotato di un passo più adatto per contrastare Califano, punta vertice degli umbri. Russo ha giocato da terzino destro, disputando una buona mezz’ora prima di lasciare il campo per infortunio ad Imparato, al rientro dopo una lunga assenza. Il giovane difensore è cresciuto alla distanza, confermando di avere qualità interessanti. Enzo Fusco per Giannone e Masini per Ferraro, le altre scelte iniziali di Agostinelli che ha utilizzato Di Napoli da trequartista, posizione nella quale l’ex messinese s’è trovato molto bene perché ha potuto muoversi con grande libertà ed ha avuto diverse occasioni per andare alla conclusione a rete. Ci si aspettava una gara di contenimento e ripartenze da parte della Salernitana ed invece è stata proprio la squadra granata a menare le danze, tanto che la rete del vantaggio umbro è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Bello il taglio di Mazzeo, bravo a dettare con i tempi giusti il passaggio a Catinali, e freddo nel battere Pinna in uscita. Il gol ha cambiato volto alla gara perché ha consentito al Perugia di agire di rimessa, tattica preferita dagli umbri anche in virtù delle caratteristiche del trio Mazzeo- Califano- La Vista. Nella ripresa, Agostinelli ha giocato la carta Ferraro intorno al 10’ e l’attaccante messinese ha avuto un buon impatto sulla partita, sfiorando anche la rete del pari in un paio di circostanze. Col passare dei minuti il Perugia ha arretrato il proprio baricentro, accontentandosi di chiudere gli spazi senza ripartire con la dovuta efficacia e la Salernitana ha così potuto raccogliere i frutti della sua pressione. Dopo l’innesto di Giannone per Troise, i granata hanno raggiunto il pari ad una decina di minuti dalla fine. Il solito assist di Ciarcià ha trovato puntuale all’appuntamento Di Napoli, bravo ad anticipare i difensori avversari ed anche Ferraro, e fortunato quando il pallone, dopo aver colpito la traversa, ha trovato nelle terga di Puggioni la sponda ideale per terminare la sua corsa nella porta perugina. Legittima la gioia dei calciatori e dei tifosi granata per il meritato pareggio che ha scatenato l’ira di alcuni spettatori di fede umbra che hanno malamente apostrato lo staff granata con il presidente Lombardi a farne le spese. Il massimo dirigente granata è stao raggiunto alla nuca da una bottiglia piena d’acqua e, dopo aver trovato riparo nel rettangolo di gioco, ha dovuto ricorrere alle cure mediche. Non gravi le conseguenze, grave l’episodio in sé. Bella, invece, la prestazione della squadra che ha giocato con carattere e buona lucidità. Perugia era un esame difficile e la Salernitana lo ha superato senza traumi. Anzi, dal confronto diretto è proprio la squadra di Cuccureddu ad uscire ridimensionata. La Salernitana si gode l’imbattibilità e pensa alla Sangiovannese. Dopo tre pari di fila, occorre tornare alla vittoria per riacciuffare l’Ancona, ora a più quattro sui granata.

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