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Sicuramente il freddo, la pioggia e il terreno molto pesante potevano rappresentare un elemento di vantaggio per gli ospiti, scesi in campo per difendersi da un complesso sulla carta molto più forte. C’è da dire però che sono stati sicuramente più pimpanti, anche se il maltempo imperversava anche su di loro. I rossoneri frentani, alla resa dei conti, hanno saputo macinare una qualità e una quantità di gioco superiore rispetto ai locali.
Se c’era una squadra meritevole della vittoria, infatti, questa è stata proprio la compagine di Moriero. Non a caso il migliore in campo dei granata è stato proprio il portiere Pinna. Senza contare che, dall’altra parte, l’ottimo Pintori ha fatto vedere più volte le streghe alla difesa messa in campo da Agostinelli.
Punto perso o guadagnato, dunque? Pensiamo che la risposta stia tutta nell’effettivo andamento della partita. Tant’è che i circa ottomila tifosi presenti sulle tribune dell’Arechi, un saldo inferiore al dato di quasi diecimila risultante dalla somma tra abbonamenti e biglietti venduti (a conferma dell’inclemenza delle condizioni atmosferiche), non hanno avuto gran che da ridire sul risultato.
Fatto sta che, nelle ultime tre giornate,
Alla resa dei conti i granata di Agostinelli hanno segnato 13 reti nelle prime sei partite (con una media di oltre due gol a gara), mentre adesso il loro score è di 14 dopo nove turni. Nel frattempo l’Ancona continua a segnare che è un piacere (15 reti). Senza parlare del Crotone di Indiani, che di reti ne ha messe dentro 16. E vanta, in condominio con il Gallipoli, l’attacco più prolifico di tutta
Da due domeniche è a secco Di Napoli, con sei marcature, e anche Ferraro è fermo da qualche giornata a quota quattro. Nella gara con il Lanciano quest’ultimo è stato sostituito, negli ultimi venti minuti della ripresa, da Turienzo. Un cambio accolto in modo non del tutto indolore dal giocatore.
Ciò significa che, quando non vanno in rete i due bomber, il potenziale offensivo dei granata cala sensibilmente. Si tratta di capire, adesso, se è stato l’arrivo della cattiva stagione a bagnare le polveri dei due arieti campani ovvero se si tratta di un fatto più strutturale.
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