E’ Massimiliano De Benedictis, coadiuvato dagli assistenti Nicolò Calò di Molfetta e Lucia Abruzzese di Foggia, a dirigere al Benelli Ravenna-Salernitana. Il 34enne fischietto della sezione di Bari merita un’ampia sufficienza in una gara dai toni agonistici non elevati e di conseguenza con basso coefficiente di difficoltà. Rari gli episodi contestati.
Nel primo tempo al 22′ ci sono dubbi fuori dal campo sulle motivazioni che portano all’ammonizione di Rossetti, ma a rivedere le immagini e dal braccio alzato dell’arbitro si intuisce che viene rilevata una simulazione del calciatore ravennate. Al 44′ è bravo l’assistente Calò a sbandierare un millimetrico fuorigioco di Gerbini, su punizione battuta da Sciaccaluga.
Nella ripresa al 25′ un episodio singolare: Pellegrino nell’ intento di rinviare il pallone in avanti non si accorge che lo pone a terra con la mano fuori dalla linea dell’area di rigore di almeno 10-15 centimetri (foto). Peccato che non se ne avvede nemmeno l’assistente Calò. Al 29′ i padroni di casa reclamano un rigore per presunto atterramento di Guitto da parte di Jefferson. Il difensore brasiliano ostacola solo un po’ l’avversario che si lascia cadere, ma non c’è contatto meritevole della massima punizione. Giusto lasciar correre.
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