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giovedì 3 febbraio 2011

La Salernitana cerca una via d'uscita

Il 15 febbraio è alle porte, i calciatori granata aspettano, la Salernitana intanto s’industria. Dopo la minaccia di tuoni e fulmini fatta circolare dal patron Lombardi all’indomani delle dichiarazioni al vetriolo rese da Montervino, il club granata sceglie il basso profilo e va alla contrattazione con i senatori. "Rescissione? No, soluzione tampone", chiosa il diesse Nicola Salerno. In 24 ore, sotto scadenze, è cambiata l’aria, sono mutati tattica ed orizzonti. "Non credo proprio che rescinderemo con Polito e Peccarisi - osserva il ds - perché la risoluzione contrattuale sarebbe in questo momento sanguinosa per le finanze della Salernitana. E’ probabile, invece, che si trovi una soluzione più soft fino a giugno. La soluzione potrebbe essere l’autorizzazione concessa ai calciatori ad allenarsi - se vogliono, se lo preferiscono - presso altra sede. Con loro sono giá cominciate le interlocuzioni. Conto di incontrare i procuratori nel fine settimana, al massimo all’inizio della prossima. L’obiettivo nostro - a giugno con al massimo quattro, cinque contratti sul groppone - credo sia largamente alla portata. Parliamo, vediamo: sono convinto che dall’altra parte non troverò barricate ma disponibilitá". E gli agenti dei big che rispondono? Torchia, procuratore di Polito: "Ci incontriamo e vediamo. Attendiamo di confrontarci. Altro non aggiungo. Siamo curiosi di capire che cosa propone la Salernitana".

Nuovo giro, tocca a Gaetano Fedele, agente di Peccarisi: "Abbiamo fatto una chiacchierata con Salerno e ci siamo detti che per il bene comune bisogna trovare una formula. Escludo categoricamente che questa formula possa essere la risoluzione contrattuale. Il motivo è troppo facile intuirlo: non ci sono i presupposti logici né economici. Quindi la soluzione tampone - come la chiama Salerno - potrebbe essere l’allenamento in altra sede ma io aggiungerei anche il reintegro, che forse avrebbe maggiore fondamento tecnico. In ogni caso, il fondamento di tutto deve essere la chiarezza, quella chiarezza su tante cose, spesso invocata dai calciatori. Si può dialogare solo se c’è chiarezza ma credo che la Salernitana abbia tutto l’interesse a dialogare. Deve capire, infatti, che è meglio non procedere con una forzatura, poiché tra tre mesi arriva l’estate e ci si potrebbe trovare al punto di partenza, magari con calciatori risentiti, rabbuiati per essere stati esclusi senza motivo valido. Ecco perché Salerno, che è uomo di calcio, parla di soluzione tampone. Forse la leggerezza commessa dalla societá ha portato consiglio". I grattacapi non finiscono qui. Ci sono le vertenze di ex tesserati. "Ma per quelle - dice il ds - che ci posso fare? E poi penso che se si perdono porteranno al massimo conseguenze economiche, non federali".


C’è Montervino che ha vuotato il sacco "E che - ha detto Capuano della Paganese - volevano darci facendoci accollare pure parte delle spettanze pregresse". La replica della Salernitana, attraverso Salerno: "Davvero? Io non ho parlato con Trapani, non ho mai parlato con la Paganese per Montervino. Forse, chissá, la trattativa l’avranno fatta da soli al Parco Arbostella". La Paganese cercava Tricarico, altro calciatore messo sul mercato e poi rimasto tra i ranghi. Calciatore impaziente. "A gennaio mi guarderò intorno", aveva detto. Salerno: "Se è rimasto in granata, vuol dire che doveva voleva andare non è che fossero rose e fiori. Lui lo sa. Ha qualche pendenza, è un po’ scontento perché non gioca ma a centrocampo battiamo 4 elementi e lui serve". Ora serve anche il vecchio dodicesimo: "Iuliano ci tornerá utile. Volevamo accontentarlo, per lui al Vicenza era fatta ma siccome l’alternativa voleva un biennale e noi prendiamo fino a giugno...".

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