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venerdì 13 novembre 2009

Murolo bocciato, la Salernitana è di Lombardi


Respinto il ricorso di Murolo, per il giudice civile la Salernitana è tutta di Lombardi. Il Tribunale (Prima sezione, presidente Ferrara, giudici Colucci e Ricciardi) ha rigettato il ricorso di Murolo, contenente denuncia ex art. 2409 del Codice Civile, perchè l’ex vicepresidente non è stato ritenuto socio della Salernitana all’atto della presentazione dell’azione legale. Niente amministrazione controllata del club granata, quindi, niente ispezioni in società: per il Tribunale la gestione della società Salernitana Calcio risulta priva di anomalie e quindi portata avanti da Lombardi nel rispetto delle regole. Il Tribunale di Salerno ha rigettato il ricorso di Murolo perchè ritenuto privo di legittimazione. Due i punti focali della non ammissibilità dell’atto: la comunicazione tardiva della volontà di Murolo di esercitare il suo diritto di opzione e una dichiarazione di sottoscrizione non conforme al deliberato assembleare del 19 giugno 2009. Murolo avrebbe dovuto esercitare il suo diritto entro il 24 luglio 2009 e non lo fece, spedì la dichiarazione di sottoscrizione il 23 luglio 2007 ma la stessa fu ricevuta dal legale rappresentante della Salernitana calcio il 27 luglio, cioè oltre il termine fissato per l’esercizio del diritto di opzione. Lombardi il 19 giugno sottoscrisse anche le azioni parte quota di Murolo, di conseguenza non avendo quest’ultimo esercitato il diritto di opzione perse il suo status di socio dal 24 luglio. Tenendo presente che il ricorso contenente denuncia ex art 2409 fu depositato da Murolo il 28 luglio, quando non era più socio della Salernitana e quindi non era legittimato a proporlo, l’azione giuridica non è stata accolta dal Tribunale. L’avvocato Roberto Malinconico rappresentante legale, insieme al professore Alberto Amatucci, del presidente Lombardi e della Salernitana Calcio commenta così la sentenza. «E’ venuto fuori in maniera chiara un concetto: Murolo non è più socio della Salernitana perchè non ha esercitato il suo diritto di ricapitalizzazione, il pacchetto azionario appartiene al cento per cento a Lombardi. Ci tenevamo affinchè in tempi brevi venisse fuori la verità, la controparte invece dopo aver inoltrato il sollecito per l’attivazione della procedura d’urgenza il 13 ottobre chiese una sospensiva del giudizio per far allungare i tempi, sospensiva che non è stata accordata». Soddisfazione da parte dell’avvocato Roberto Malinconico che ha visto accolte le sue tesi difensive. «Si tratta della seconda vittoria per Lombardi dopo quella sportiva e mi riferisco alla sentenza della Disciplinare che smontò la tesi accusatoria di controllo del club da parte della famiglia Murolo. Certo è che l’amarezza del presidente è ancora tanta per tutto quello che ha dovuto subire ingiustamente in questi mesi. Per la Salernitana e per i tifosi ovviamente si tratta di una notizia che fa chiarezza e dà serenità». L’avvocato D’Alessandro, legale di Murolo, replica. «La partita comincia in salita ma va avanti, c’è un’altra tappa immediata che riguarda la discussione sulla richiesta di Murolo del sequestro delle quote del pacchetto azionario. E ciò in attesa di quello che sarà il giudizio del 15 gennaio, in merito all’impugnativa della delibera assembleare di aumento di capitale». «E comunque- aggiunge D’Alessando- sono state rigettate le richieste di Murolo in merito alla richiesta dell’applicazione del procedimento previsto nell’art. 2409, ma è stata anche rigettata la richiesta di risarcimento danni da parte di Lombardi nei confronti di Murolo per lite temeraria, perchè la lite non è stata considerata tale, e il giudice ha deciso di condannare le parti in egual misura per le spese processuali. Quindi direi che è finita pari tenendo presente le bocciature delle richieste avanzate dalle due parti. E ad ogni modo posso già anticipare che faremo reclamo alla Corte d’Appello»

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