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mercoledì 18 novembre 2009

Grassadonia vuole Jadid alla Snejder


e Camaleontica un po' per scelta ma molto per necessità. Potrebbe essere questa la definizione della Salernitana di Grassadonia che a Grosseto potrebbe cambiare ancora vestito o, se vi pare, spartito tattico. L'assenza di Dino Fava ed il contemporaneo ritorno di Francesco Montervino sta inducendo il trainer salernitano a mutare il modulo da opporre all'undici allenato da Gustinetti. Questioni di assenze ma anche necessità di portare via almeno un punto dallo stadio Zecchini contro una squadra che segna ma concede anche molto in difesa. Arrivare a diciotto punti al giro di boa vuol dire avere la media di quasi un punto e mezzo a partita, tenuto conto che mancano otto gare alla fine del girone di andata e la Salernitana ne giocherà quattro in casa e altrettante in trasferta. Sarà quindi ora di fare punti lontano dall'Arechi e poi provare a rendere lo stadio salernitano un fortino quasi inespugnabile. In virtù di questi numeri impietosi, Grassadonia dovrà modellare la squadra anche rispetto agli avversari mettendo dentro i ragazzi che in questo momento riescono a fornire determinate garanzie dal punto di vista tattico e nervoso. Nel corso di questa settimana Grassadonia ha provato a più riprese un modulo più scolastico che non prescinde dalle due punte ma permette più copertura in fase di non possesso palla. Il perno della manovra resta ancora il marocchino Jadid che dovrà cercare di garantire fosforo e sortite offensive, considerata l'assenza per squalifica di Dino Fava. Allora, via al 4-4-1-1 con la difesa composta da Galasso, Fusco, Stendardo ed il baby Agresta. In mediana sembra scontato il ritorno di Montervino che agirà da interno di centrocampo con Carcuro mente sugli esterni spazio a Soddimo sulla destra e Soligo sull'out mancino. In avanti Jadid agirà subito alle spalle di Caputo. Grassadonia si porterà dietro fino all'immediata vigilia di Grosseto, alcuni dubbi. Il primo riguarda il terzino sinistro che potrebbe essere Francesco Agresta, ma la giovane età del ragazzo (ha solo 19 anni) e la concreta possibilità di mandare allo sbaraglio un calciatore che possiede, in ogni caso, delle buonissime qualità dal punto di vista dinamico pongono degli interrogativi. Grassadonia però ha bocciato da tempo Machado mentre Bastrini in questo periodo sembra poco sereno. Quindi, le porte per Agresta si potrebbero spalancare senza che ciò comporti una assunzione di responsabilità importante. A centrocampo L’unico dubbionella zona nevralgica del campo è legato alla presenza di Carcuro che si giocherà il posto con uno tra Tricarico e Pestrin. Sugli esterni sono ridotte al millesimo le speranze di vedere uno tra Statella e Pepe al posto di Soddimo mentre Soligo sembra avere assicurata una maglia da titolare. In avanti Jadid avanza solo di qualche metro per innescare l'unica punta che dovrebbe essere Caputo. Sull'attaccante da schierare, però, Grassadonia si riserva di valutare anche i progressi di Emanuele Ferraro, autore del gol del momentaneo vantaggio a Padova. Dubbi che saranno sciolti nei giorni che separano la squadra dalla partenza per la maremma. Questa sembra l'idea di massima nella testa di Grassadonia ma durante gli allenamenti è stato provato anche il classico "rombo" a centrocampo composto da Carcuro davanti alla difesa, Soligo e Montervino interni e Jadid dietro Ferraro e Caputo. In questo caso, però, Grassadonia non avrebbe attaccanti in panchina visto che Merino resta ancora fermo e Cozza non è recuperabile per sabato. Ci sarebbero Orlando e Siano, aggregato ieri al gruppo della prima squadra. Ciò che balza agli occhi è la perdurante rinuncia a Pestrin, che in questo momento ha bisogno di trovare la serenità giusta e un minimo di condizione per tornare ad essere il calciatore di qualche tempo fa

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