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giovedì 9 luglio 2009

Loschiavo: punto su giovani e marketing


Nel giorno dell’ok della Covisoc che fuga ogni possibile dubbio sull’iscrizione della Salernitana al prossimo campionato di serie B arriva l’ufficializzazione dell’ingresso in società di Antonio Loschiavo, nuovo direttore organizzativo. Già da un paio di giorni era operativo, si è visto in sede e fuori con il presidente Lombardi, ieri sul sito granata è arrivata la conferma ufficiale del suo ingaggio. «Sono felicissimo, dal giorno in cui andai via da Salerno avevo sempre desiderio di tornare. Mi erano rimaste le immagini di entusiasmo dei tifosi per la promozione in B e anche la cavalcata nell’anno successivo. Il sogno si è avverato». Cosa ricorda di quegli anni, di quella che era un’altra Salernitana? «Ricordo che si partì tra lo scettiscismo generale con l’invasione di campo dei tifosi a Lagonegro nel giorno del primo allenamento di Delio Rossi e la protesta in coppa Italia all’Arechi contro l’Udinese quando i tifosi decisero di restare all’esterno dello stadio. Poi cominciarono ad arrivare gioco e risultati e l’entusiasmo della gente fu straordinario fino al giorno della promozione in serie B». E cosa dice di Aliberti? «Arrivò l’anno successivo e proseguì nel tipo di lavoro avviato l’anno prima con la gestione Casillo, con Del Mese e il sottoscritto. I risultati parlano per lui, sono stati molto importanti, il finale però sicuramente non è stato quello che tutti si attendevano». E Lombardi? «Mi ha convinto per il suo entusiasmo, la sua passione: è un presidente giovane che ha tanta voglia di fare bene. L’ho conosciuto quando ero ad Avellin durante le assemblee in Lega e c’è stato subito feeeling. Pi il rapporto si è rafforzato ed è arrivata la sua proposta che ho accettato senza pensarci su neanche un attimo». Che ruolo avrà in società? «Curerò un po’ tutti gli aspetti nel senso che metterò la mia esperienza al servizio della società. Sono un’aziendalista convinto e condivido in pieno il programma di Lombardi: riduzione dei costi e tentativo di far aumentare le entrate. Solo così le società di calcio possono sopravvivere senza andare in sofferenza». Quali idee porterà avanti? «Bisogna puntare sui giovani calciatori e sul marketing. Il settore giovanile è fondamentale per tutte le società e non soltanto per la Salernitana. Bisogna fare in modo di avere pronti almeno un paio di atleti del vivaio per la prima squadra. E poi bisogna sfruttare al massimo il marketing in una realtà come quella Salerno. Intendo che andrà venduto nel migliore dei modi il marchio e questo si potrà fare ancora meglio quando avremo l’ufficialità di poter nuovamente disporre del cavalluccio». Che squadrà sarà? «Una squadra dalle grandi motivazioni che avrà come primo obiettivo la salvezza. Questa è la base di partenza, poi si vedrà strada facendo». Come giudica Cozza? «Un colpo ottimo messo a segno dal presidente Lombardi e dal direttore sportivo Acri con il quale mi muoverò in perfetta sintonia». Fabiani è ancora sotto contratto: un problema? «Nessun problema per me, una società è forte quando tutte le componenenti riescono ad entrare in perfetta simbiosi». Come vive l’esperienza salernitana da avellinese? «Sono un professionista e la vivo da professionista. E poi la rivalità è vissuta in maniera accesa solo da una parte della tifoseria e non certo dalle due città. E comunque da avellinese mi dispiace per l’esclusione, anche se ritengo una svolta possa essere positiva».

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