martedì 23 giugno 2009
Salernitana: Acri diesse, Fabiani digì
Nel puzzle granata che il presidente «solitario» Antonio Lombardi sta affannosamente ricostruendo, ecco spuntare il primo tassello. Con un comunicato del sempre puntuale addetto stampa, apparso sul sito del club granata, corredato dalle solite dichiarazioni di rito, viene ufficializzata una notizia oramai nota da tempo: Guglielmo Acri è da ieri il nuovo direttore sportivo della Salernitana anche se, sembra, fino al 30 giugno sia legato da un contratto di consulenza con la Lazio. Ma la notizia clamorosa è che Angelo Fabiani, almeno al momento, rimane alle dipendenze della Salernitana. Nessuna rottura con il club granata, anzi il direttore generale intende portare a termine, come da contratto, il rapporto che lo lega alla società di Lombardi fino al giugno del prossimo anno. Nessuna incompatibilità tra i due, entrambi romani, in quanto Acri si occuperà della parte tecnica e Fabiani di quella, cosidetta, più di rappresentanza. Acri, si narra nell’ambiente del calcio, è il «pupillo» di diversi noti operatori di mercato, da Zavaglia a Perinetti passando per Catellani. Arriva a Salerno con un nutrito curriculum alle spalle: dai trionfi di Ostia con la Pescatori, di Guidonia e Castel di Sangro, di Subiaco e Acireale, alla nefasta stagione di Terni dove ebbe come allenatore proprio Fabio Brini e come giocatore, a difesa dei pali, Tommaso Berni. Un direttore sportivo, tuttosommato, vincente, scopritore di giovani talenti (ad Acireale fu lui a lanciare il talentuoso Genevier) e che ha ben lavorato anche a Palermo e Bari. Toccherà a lui ricostruire un organico granata che ha tanto deluso nella stagione appena conclusasi. L’ultima esperienza professionale avuta nella Capitale, sponda Lazio, fa presupporre se non un gemellaggio con il club di Lotito quanto meno una sorta di collaborazione che porterebbe in granata alcuni interessanti esponenti delle giovanili biancoazzurre. A cominciare dal difensore Alessandro Tuia, classe 90, già con un’apparizione in serie A. Potrebbe tornare a difendere la porta granata anche Berni, ben conosciuto da Acri, desideroso di riscattare una stagione deludente e voglioso di mostrare le proprie qualità tecniche. Sarà Acri a decidere se confermare o meno le comprietà di Scarpa, Siniscalchi e degli argentini Bardeggia e Lucano. Per quanto riguarda Di Napoli, oramai, sembra vicino la conclusione dell’avventura granata del bomber di Rozzano. Il nuovo diesse dovrà dire la sua anche su Roberto Merino. Sembra che sul futuro in granata del fantasista peruviano ci sia una lieve discordanza tra il club (Lombardi) e il suo nuovo dipendente (Acri). Il presidente guarda, a ragione, con un occhio particolare alle casse societarie: la cessione di Merino, la prima di una certa consistenza effettuata dalla gestione Lombardi, porterebbe un po’ di liquidità. Acri, invece, vorrebbe costruire la futura Salernitana proprio intorno al calciatore sudamericano. Di certo, dovrebbero far parte del prossimo organico i vari Luca Fusco, Kyriazis, Soligo e Tricarico. Peccarisi è richiesto sempre con più insistenza dal Novara, incerto il futuro in granata di Pestrin, si dovrà trovare una nuova destinazione a Ferraro e Giannone nonchè discutere con Coppola un’eventuale risoluzione del contratto in scadenza nel giugno del prossimo anno. Sembra che la Salernitana sia intenzionata a riscattare con il Treviso il prestito di Fava e trovare un accordo con il Genoa per il ritorno a Salerno di Ledesma e Fatic.
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