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martedì 2 giugno 2009

Fabiani: «Programmi rispettati pronto a ripartire in granata»


«I programmi sono stati rispettati, avevo preso l’impegno con il presidente Lombardi e con i tifosi di raggiungere l’obiettivo della salvezza. Ce l’abbiamo fatta, i risultati continuano a parlare chiaro dopo la promozione dell’anno scorso», il direttore generale Mariano Fabiani tira un sospiro di sollievo lungo così e si conferma. «Ho un altro anno di contratto e vorrei portare avanti il mio lavoro con la Salernitana, alla quale sono molto legato tanto è vero che non ho mai preso in esame altre situazioni professionali. Ho l’entusiasmo e gli stimoli giusti per proseguire nel progetto. Ma è chiaro che a decidere è Lombardi, lui è il presidente e lui prenderà in esame tutte le situazioni». Lombardi che al momento è preso da più di un dubbio su quella che sarà la gestione futura. «Dico che la società è più che in regola con i conti e che Lombardi e Murolo sono legati da una profonda amicizia che non si può certo rovinare per il calcio. Credo che tra i due non ci siano problemi ma che si tratti della solita enfatizzazione che ha caratterizzato tutta la stagione». Fabiani parla di enfatizzazioni anche quando ci si riferisce ai suoi rapporti con Lombardi. «Mai avuto nessun problema, ci sta che il presidente in un anno in cui non arrivano i risultati si possa arrabbiare, lo fa anche Moratti, lo fanno tutti. Non mi sono mai sentito in discussione, anzi direi che il presidente è stato molto bravo a non farsi confondere dalle tante sirene che gravitano nel mondo del calcio e di aver sempre ragionato con la sua testa». Lombardi che però non ha lesinato riferimenti all’operato dal diggi, ad esempio quando ha chiarito a più riprese di aver acquistato in prima persona Merino, il giocatore che rappresenta ora il capitale economico più importante della Salernitana. «Merino lo ha preso la società, così come la società ha preso Ganci, Pestrin e tutti quanti gli altri. È bene ragionare in termini di società, che poi Merino lo abbia notato personalmente il presidente non è certo un problema. L’importante è che il peruviano abbia dato il suo contributo nel momento cruciale della stagione dimostrando di avere buone doti tecniche». E Brini? «Si è trovato al posto giusto al momento giusto e ha svolto bene il suo compito. L’anno scorso però era molto più difficile perchè aveva solo una possibilità, quella di arrivare al primo posto e ce l’ha fatta». I tanti esoneri, un altro punto a suo sfavore? «E perchè? Nel calcio ci sta, guardate il Torino, o il Bologna quanti allenatori hanno cambiato. Oppure guardiamo il Pisa che è retrocesso, l’Ancona che è ai play out, oppure il Modena che invece si è salvato. Nel calcio ci sta tutto». E sulla campagna acquisti? «Qualche errore è stato commesso, ma ci può stare che qualcuno non ti dà quello che ti aspetti in una stagione. Mettiamoci i tanti problemi fisici che hanno condizionato la stagione di qualcuno che doveva essere importante e ha giocato pochissimo. Fa parte del gioco, l’importante è aver raggiunto la salvezza». Il futuro? «Dipende dai programmi di Lombardi. La Salernitana ha una base perchè ci sono tanti elementi sotto contratto ed altri la cui posizione è da valutare. Nella nuova Salernitana ci potrà essere spazio per tutti e per nessuno. Aspetto solo di partire con la nuova stagione».

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