giovedì 28 maggio 2009
Salernitana, la tentazione di Brini
C'è il rinnovato equilibrio di squadra che Brini ha saputo costruire tra i segreti della più che probabile vincente volata salvezza della Salernitana. Spesso arruffona e poco incisiva, la formazione granata si è trasformata nelle otto partite della gestione Brini diventando concreta e limitando al massimo ogni tipo di rischio. A centrocampo Brini ha completato il capolavoro perché dopo aver inizialmente insistito sul 4-4-2 la squadra ha saputo in pochi giorni assimilare il più offensivo modulo (4-2-3-1). Un atteggiamento tattico che ha garantito alla Salernitana, che ha avuto il merito di non perdere quegli automatismi ritrovati con il trascorrere delle settimane, tre importanti vittorie. Dalla vittoria con l'Avellino al successo con il Bari passando per il blitz di Ascoli la Salernitana ha conquistato nove punti di fila che hanno permesso di ipotecare la permanenza in B. Ed ora? Cosa accadrà? Brini insisterà su questo modulo anche se non ha l'obbligo di dover vincere a tutti i costi? Oppure cambierà di nuovo la sua Salernitana schierandola con un più prudente centrocampo con quattro calciatori? Tanti interrogativi che troveranno una risposta soltanto durante i due giorni di ritiro a Roma. «Ora non avrebbe più alcun senso cambiare», ha detto ad inizio settimana Brini lasciando intuire che, anche a Mantova, la Salernitana giocherà sempre allo stesso modo. Sarà così? Difficile intuirlo anche perché l'allenamento blindato di ieri pomeriggio ha ancora di più aumentato i dubbi. Probabilmente Brini, condizione atletiche dei calciatori permettendo, potrebbe schierare la stessa squadra di sabato scorso anche per premiare quei calciatori che, nelle ultime tre giornate, hanno permesso alla Salernitana di mettersi alle spalle la zona pericolo. Ed allora toccherà ancora alla rodata coppia Soligo - Pestrin. Il primo è stato uno dei pochi a salvarsi in questa deludente stagione del gruppo e tra i sicuri riconfermati per il prossimo torneo. Per Pestrin, invece, l'occasione giusta per chiudere nel migliore dei modi un campionato disputato tra tanti ostacoli, alla costante ricerca della migliore forma dopo un grave infortunio. E nelle ultime giornate Pestrin sta giocando decisamente meglio. Il suo futuro, però, resta un'incognita. Alle spalle dei due, però, scalpitano in tanti e sono coloro che potrebbero concludere proprio sabato l'esperienza con la maglia granata. Se Tricarico potesse alla fine spuntare la riconferma, è sicuro di dire addio Ciaramitaro che, almeno a Mantova, ci terrebbe a giocare dopo aver clamorosamente fallito la sua avventura a Salerno. Ma Ciaramitaro potrebbe trovare spazio o al posto di Pestrin, difficile però, oppure se Brini decidesse di schierare un centrocampo a quattro. L'esperto calciatore, giunto a gennaio dal Palermo, avrebbe dovuto assicurare il salto di qualità ad una squadra in crisi d'identità. Il risultato, però, non è stato soddisfacente. Eppure Ciaramitaro, reduce dalla vittoria del campionato di B con il Chievo Verona e di un ottimo precampionato con il Palermo prima del ritorno dalle Olimpiadi di Nocerino, era uno dei centrocampisti più corteggiati in B. La storia del suo matrimonio con la Salernitana è nota. Dopo un incoraggiante avvio, gol vittoria a Frosinone ed alcune buone prestazioni, l'atleta siciliano ha pagato, come gran parte dei suoi compagni, anche i cambi tecnici ed i diversi moduli adottati soprattutto durante il Castori-bis.
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