venerdì 1 maggio 2009
Equilibrio e carattere, lo slogan di Brini
Fabio Brini, lancia lo slogan nel giorno più triste per il calcio italiano. Da Milano, infatti, arriva la notizia dell’avvenuta scissione tra la serie A e la B, aprendo così una grande incognita sul futuro del campionato cadetto. Ma Brini, non può pensare al calcio politichese. Al tecnico di Porto Sant’Elpidio, al momento, interessa solo la salvezza della sua squadra. E detta, così, la ricetta con la quale la Salernitana dovrà tirarsi fuori dalla zona a rischio della classifica, già dalla prossima partita, contro il Livorno, domani pomeriggio all’Arechi: «L’equilibrio e la cattiveria agonistica dimostrate a Parma potranno essere il nostro salvacondotto verso la salvezza». Lo slogan viene lanciato a Eboli, poco dopo la conclusione dell’allenamento. Quattro chiacchiere con i giornalisti, come avviene di solito alla vigilia di una partita, anche se anticipata di un giorno, per l’odierna festività. Porprio per questo motivo, il tecnico avrà una giornata in più per convincersi su quali uomini mettere in campo e quale assetto tattico scegliere per tenere testa alla formazione labronica. E lancia un segnale importante alla propria squadra e ai tifosi: «La vittoria contro il Livorno è un risultato importantissimo ma non ho intenzione di concedere all’avversario troppi vantaggi negli spazi e nelle ripartenze». Come dire: dobbiamo vincere è vero, però, l’importante sarà non perdere. L’obiettivo è i quattro punti nelle due partite casalinghe. Anche perchè le ripartenze rappresentano l’arma micidiale dell’undici amaranto, soprattutto se il tecnico Acori riuscirà a recuperare il funambolico Diamanti. Brini avverte anche che «in questo momento non ci sono prime e seconde scelte ma solo chi è più o meno in forma». E allora, solo sabato mattina, dopo un altro allenamento (a porte chiuse sempre al Dirceu) e un’altra notte trascorsa a pensare, Brini scioglierà gli ultimi dubbi che restano sull’undici da schierare inizialmente in campo. Il modulo di gioco sembra già scelto: sarà il 4-4-2. Niente Merino dall’inizio, quindi, e probabile ritorno alla coppia di bomber d’esperienza, formata da Fava e Di Napoli. Il peruviano se ne tornerà in panchina, pronto per poi gettarsi nella mischia a partita in corso. Sciolto anche il dubbio difensivo: la coppia centrale sarà granata doc, vale a dire Fusco-Cardinale. Kyriazis torna a fare il terzino destro, il ruolo a lui meno congeniale, mentre sul lato mancino si rivedrà Marchese visto che Fatic accusa ancora qualche problemuccio fisico che non gli impedirà, però, di accomodarsi in panchina. Il centrocampo è il reparto che sembra non far dormire sogni tranquilli a Brini. Anche perchè ora c’è finalmente un’abbondanza di uomini, problema opposto a quello che si era registrato in casa granata da qualche tempo a questa parte. Se Brini manterrà fede a quanto detto in sede di conferenza stampa, i giochi sarebbero già fatti. Soligo e Scarpa farebbero gli esterni, Tricarico svolgerebbe le mansioni di mediano, a Ciaramitaro verrebbero affidati i compiti di regista, sperando che questa volta non deluda tecnico e platea. Ma se all’allenatore marchigano, nelle ultime ore, venisse l’idea di mettere in campo una formazione più aggressiva, ecco che ci sarebbe posto a destra per Ledesma mentre Soligo e Tricarico sarebbero in ballottaggio per il posto di mediano. Ma non sembra il momento di scelte avventate, per cui è probabile che, a parte l’avanzamento di Soligo rispetto a Parma, per il resto il centrocampo non sarà toccato.
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