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venerdì 20 febbraio 2009

Fava meglio del previsto, salterà solo Pisa


Contro il Pisa non ci sarà. Dino Fava Passaro sarà costretto a mordere il freno almeno per un turno a causa di un ginocchio galeotto. La risonanza magnetica effettuata dal giocatore ieri mattina presso la clinica Tortorella a Salerno ha evidenziato un'infiammazione tendineo-rotulea al ginocchio sinistro. Scongiurata l'ipotesi di una lesione del menisco o - peggio ancora - dei legamenti, l'ariete granata sarà comunque obbligato ad una forzata convalescenza per smaltire i postumi di un trauma da sforzo eccessivo. L'attaccante si è bloccato nella sfortunata trasferta di Treviso di martedì scorso. Prima soltanto una leggera fitta al ginocchio, poi il risentimento che si faceva sempre più forte nella ripresa e la scelta di continuare a giocare perché la squadra aveva già effettuato tutti i cambi. Infine il dolore ed il forfait a pochi minuti dal triplice fischio finale. Evidentemente il giocatore, rientrato da poco dopo il lungo infortunio di quattro mesi alla mandibola, ha sofferto gli impegni ravvicinati degli ultimi tempi. Se a questo si aggiungono le condizioni dei terreni di gioco su cui la squadra è costretta ad allenarsi (alternando l'erbetta con il campo in sintetico), il quadro è completo. Per almeno tre giorni Fava rimarrà a riposo, seguendo soltanto una cura antinfiammatoria. Niente trasferta in quel di Pisa, dunque, con la speranza di recuperare l'attaccante almeno per il delicatissimo match salvezza con il Piacenza all'Arechi di sabato l'altro. Staremo a vedere. L’EMERGENZA - L'assenza di Fava crea parecchi problemi allo scacchiere tattico della Salernitana. Castori, che non ha mai fatto mistero dell'importanza dell'ariete granata negli equilibri della squadra, sarà costretto a fare di necessità virtù. Il problema è che nonostante la rivoluzione di gennaio (sono arrivati ben 10 volti nuovi all'ombra dell'Arechi) non esiste un'alternativa naturale a Fava. Chi ha operato sul mercato non è riuscito a garantire alla squadra del presidente Lombardi una prima punta di scorta che potesse sostituire degnamente Fava per qualsiasi emergenza. L'emergenza si è manifestata e la Salernitana si ritrova puntualmente senza un ariete di riserva. Ma tant'è. Contro il Pisa, comunque, Castori non dovrebbe modificare eccessivamente l'atteggiamento tattico a cui è legato. Stando alle prime indicazioni, infatti, il tecnico di Tolentino dovrebbe optare comunque per un 4-3-3, sebbene un tantino più elastico. Il principale candidato per la sostituzione di Fava allo stadio Arena Garibaldi è Arturo Di Napoli. Toccherà a Re Artù vestire i panni della punta centrale per tentare di scardinare la difesa nerazzurra. A fargli compagnia, in fase offensiva, ci penseranno Iunco da una parte e Ganci dall'altra. Il primo è sicuro di un posto nell'undici titolare, Ganci invece potrebbe essere in ballottaggio con Scarpa. Quest'ultimo, però, non sembra garantire un'adeguata copertura durante la fase di non possesso palla. Facile intuire che Castori preferisca cautelarsi su una delle due fasce inserendo Ganci, soprattutto quando gioca in trasferta. La velocità e la diligenza tattica dei due esterni (Iunco e Ganci) permetterebbero alla squadra di essere offensiva quanto basta in fase di impostazione ed altrettanto coperta a centrocampo quando c'è da difendere. A Di Napoli, invece, il ruolo di prima punta. Una posizione che Re Artù conosce bene e che ha coperto in maniera più che soddisfacente in un passato neanche troppo remoto.

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