
Se fosse su l’Isola dei Famosi il tecnico Castori, da leader del gruppo, manderebbe sempre gli stessi ai lavori forzati. E ciò che emerge dai dati delle prime quattordici partite di campionato. Il tecnico della Salernitana ha insistito quasi esclusivamente sugli stessi uomini concedendo ai suoi fedelissimi pochissimi turni di riposo. Si è affidato a un gruppo ristretto di calciatori e li ha sottoposti a un notevolissimo stress. E’ vero che la rosa non è numericamente e qualitivamente molto numerosa ed è vero che almeno da un mese il tecnico si trova costretto a fare i conti con numerosi infortuni, ma è anche vero che Castori in diverse circostanze e in riferimento ad alcuni ruoli avrebbe potuto operare scelte diverse. Un esempio, Peccarisi: il difensore centrale da diverse partite non è al massimo, condizionato dall’infortunio al calcagno del piede sinistro, ma è stato regolarmente mandato in campo (12 presenze su 14). Eppure almeno in difesa la squadra è piuttoso coperta, come alternativa da centrale c’è Cardinale e nel ruolo potrebbe giocare il greco Kyriazis con Ambrogioni laterale difensivo destro. Un altro esempio, Scarpa, schierato 14 volte su 14 e quasi sempre titolare. Nonostante prestazioni alterne l’ex paganese è stato sempre inserito dal primo minuto, eccezion fatta la trasferta di Treviso quando aveva qualche problema al ginocchio, eppure da esterno altre soluzioni ci sono. Adesso c’è anche Giampà che si va ad aggiungere a Ciarcià, nel ruolo potevano essere schierati Russo e Marchese. Capitolo a parte per Pinna, Fusco e Di Napoli. Portiere, capitano e bomber hanno giocato sempre, ma per meriti. Sono i tre insostituibili della Salernitana e hanno avuto fin qui un rendimento elevato, sempre tra i migliori in campo. In verità con Di Napoli il tecnico nella fase iniziale aveva introdotto la possibilità di un turn over, poi è stato costretto a tornare sui suoi passi per gli infortuni di Fava e Turienzo. E discorso a parte va fatto anche per Tricarico, partito come rincalzo, ha trovato spazi per i tanti infortuni dei compagni di reparto: Soligo e Barrionuevo sono ancora fuori gioco, anche se ormai il loro rientro è imminente (soprattutto quello di Soligo). Castori, quindi, giocoforza è stato costretto ad inserirlo quasi sempre tra i titolari anche quando Tricarico ha accusato qualche leggera flessione. Fanno da contraltare ai sempre presenti quelli che hanno giocato pochissimo. Gerardi ha avuto pochissime chances anche quando nel reparto è rimasto solo Di Napoli, Cardinale, tra i protagonisti l’anno scorso del campionato di serie C, è stato schierato titolare, da terzino sinistro, solo a Treviso. E ancora Piccioni e Giannone, che non rientravano nei piani e sono stati inseriti nella lista dei ventuno all’ultimo momento, ma che almeno fino a gennaio saranno della Salernitana e quindi andrebbero in qualche misura sfruttati. Discorso diverso per Carcione e Umunegbu, anche loro lasciati ai margini, ma giovani e quindi inesperti per la categoria. Certo è che anche loro di punto in bianco si sono ritrovati sistematicamente fuori dai 18 e destinati puntualmente alla tribuna. Di qui i lavori forzati a cui sono stati sottoposti quasi sempre gli stessi da Castori.
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