
Sono trascorsi quasi sette anni dal magico guizzo che consacrò l’argentino Leandro Lazzaro nella storia del calcio salernitano. Il suo gol gelò il San Paolo e, ancora oggi, il ricordo di quel pomeriggio è nitido nella memoria di tutti gli sportivi, anche quelli napoletani che non hanno mai dimenticato quella grande delusione. «Lazzaro al ’94» è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica per i tifosi granata. Una rete identica, per emozioni provate, a quella messa a segno da Breda nel vittorioso derby ad Avellino del torneo di C 1993/94. Ancora oggi, infatti, c'è chi lo ricorda con scritte sui muri di alcuni edifici di Salerno. Il derby del San Paolo, dunque, è anche un tuffo nella memoria per Leandro Lazzaro che, con la maglia granata, collezionò diciannove presenze in B realizzando tre gol nel primo anno di Zeman a Salerno. Il più importante proprio il 27 gennaio del 2002 al San Paolo contro il Napoli. Questa sera, dall’altra parte dell’Oceano, la Salernitana avrà un tifoso in più. Lazzaro, oggi attaccante del Tigre, club al secondo posto in classifica del campionato d’apertura argentino a due punti dal Boca e dal San Lorenzo, si sistemerà nel salone della sua casa di Buenos Aires per osservare la partita che sarà trasmessa da Rai International. Alle sue spalle il poster della sua irrefrenabile corsa sul prato del San Paolo dopo il gol realizzato allo scadere. «Impossibile dimentare quella gioia - dice Lazzaro al telefono - Ero entrato da pochi minuti. Eravamo tutti in area avversaria, c'era anche il portiere. Il tiro di Di Vicino finì sul palo, il pallone tornò sul mio piede destro e tirai senza pensare». Lazzaro continua nel ricordo. «Poi ho vissuto i momenti più belli della mia esperienza calcistica italiana. La festa dei compagni di squadra, il ritorno in città e tanti tifosi sotto casa che mi aspettavano. Fu una gioia unica. Ancora oggi mi emoziono riguardando quel gol in tv perchè di quella partita conservo tutto il filmato, oltre naturalmente alla maglia da gioco. A Salerno ho ancora molti amici». In Italia l’esperienza di Lazzaro non fu esaltante. Silurato da Zeman, infatti, l’attaccante si mise in evidenza con la Nocerina di Capuano, prima di giocare nel Valenzana, nel Tivoli e nella Pro Sesto. Tre anni fa è tornato in Argentina. Ha giocato pure la Coppa Libertadores con il La Plata. A 34 anni non ha perso il vizio del gol. Ma l'Italia gli è rimasta nel cuore. «Soprattutto il calore dei salernitani - ricorda - A Salerno, tra l’altro, è nata mia figlia Azul. Proprio qualche giorno fa le ho promesso che ci torneremo insieme perchè è giusto che conosca la città dove ha trascorso i primi mesi della sua vita. La Salernitana? Seguo i risultati attraverso internet ed osservando qualche spezzone di partita in tv. Sta facendo molto bene ed ha calciatori molto bravi, tra questi i miei ex compagni Luca Fusco e Cardinale. Mi auguro che torni in serie A. Il Napoli? In Argentina ha tanti tifosi. Con Lavezzi e Denis può arrivare in alto».
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