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venerdì 26 settembre 2008

Lavoro specifico per risolvere le pecche registrate in fase offensiva

Prima due attaccanti contro due difensori, poi tre attaccanti contro tre difensori. Quindi, azioni che partono dalle fasce per i cross, poi tentativi di verticalizzazione. Più di un’ora di lavoro dedicato alla fase offensiva, provati da Castori tutti gli attaccanti a disposizione nei vari schemi. Segnale evidente che questo è uno dei problemi della Salernitana di quest’avvio di stagione: trovare la via del gol e soprattutto trovarla attraverso le azioni corali, le manovre di squadra. Fin qui, il riferimento specifico è al campionato, una sola rete è stata trovata a coronamento di un’azione di squadra, la seconda di Di Napoli (quella del 2-1) contro il Frosinone: palla alta in mezza all’area, sponda di testa di Fava, mezza girata spettacolare e vincente di Re Artù. Un solo gol in cinque partite su azione, troppo poco anche perchè si sta parlando della capolista della serie B. Le altre reti sono arrivate tutte da rigore, tre direttamente dagli undici metri (una di Di Napoli e due di Fava) e una di Tricarico che ha ribadito in gol la respinta di Sicignano sul rigore di Di Napoli con il Frosinone (la rete dell’1-1). Ed ecco che Castori vuol correre ai ripari e sta provando schemi nuovi, sta lavorando su situazioni alternative per mandare in gol gli attaccanti e non solo perchè si cercherà di sfruttare anche qualche tentativo d’inserimento dei centrocampisti. Contro il Pisa domani all’Arechi le prime verifiche pratiche, le prime risposte vere che si attenderanno dal campo. Si attende un netto miglioramento sotto questo aspetto dopo quello che è emerso nelle prime cinque partite di campionato. Contro la Triestina sono riemersi i soliti problemi: l’unica volta che la Salernitana ha liberato l’uomo è stata l’azione che ha portato alla traversa di Napoli, trovato in profondità da una sponda di testa di Fava. Tutti gli altri pericoli sono arrivati dalle punizioni, quindi dai calci da fermo. Eppure Castori è stato presentato come un tecnico offensivista, come un tecnico che punta sempre e comunque a segnare un gol in più degli avversari. In effetti la prima parte di campionato ha detto il contrario e che cioè la Salernitana fin qui si è dimostrata affidabile soprattutto nella fase difensiva. Una squadra alla quale risulta difficile far gol e non solo per le ottime prestazioni sfoderate fin qui dal portiere Pinna. Qualche problema si è avuto sulle situazioni da palla inattiva ed è anche su questo che Castori ha approfondito il lavoro di ieri pomeriggio tenendo presente come base di riferimento il tipo di punizione battuto da Allegretti della Triestina che ha messo costantemente in apprensione la difesa granata. Lavoro di campo, quindi. Quella con il Pisa è una partita importante, a parte che per la classifica, per il morale del gruppo. Reagire a una sconfitta, la prima della stagione tra campionato e coppa, con un risultato positivo, meglio ovviamente con un risultato pieno, significherebbe restituire morale. Si ritoverebbero subito convinzioni e sicurezze da mettere in campo già martedì prossimo in coppa Italia all’Arechi contro il Sassuolo, partita che regalerebbe in caso di passaggio di turno il derby contro il Napoli. Mese di settembre intenso, impegni ravvicinati, necessità di uscirne fuori nel migliore dei modi. E con il massimo dei punti, possibilmente.

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