
Roccaporena.Non è ancora la Salernitana di Fabrizio Castori, in attesa dei rinforzi promessi e annunciati, ma le indicazioni del primo test stagionale - contro una rappresentativa di Cascia - rispetto alla squadra che scende in campo nella prima frazione, rispecchiano in tutto il lavoro di questi giorni. Intanto il modulo, il 4-2-3-1 annunciato, la sorpresa Giannone, schierato di fianco a Tricarico, Di Napoli piazzato tra le linee dietro la pertica Turienzo. Per il resto scelte quasi obbligate, con la difesa che al momento è quella titolare e gli esterni d'attacco che sono Ciarcià e Scarpa. La poca consistenza tecnica del Cascia non permette di valutare la fase difensiva, ma il contributo degli esterni bassi, Ambrogioni e Russo, che si alternano negli inserimenti offensivi, testimoniano che le esercitazioni tattiche dei giorni passati, trovano riscontro anche nella pratica. Il ritmo è blando, la fatica si fa sentire e di certo l'allenamento mattutino, svolto ieri dai granata, non contribuisce a far vedere brillantezza atletica, e guai se fosse così. Ma le idee, quelle sì, si notano tutte: la regia di Giannone è ordinata, almeno quanto il suo sapiente abbassarsi a ricevere sempre palla dai difensori; l'uno contro uno di Scarpa e Ciarcià punge parecchio e Di Napoli trova subito la posizione che gli ha indicato Castori. Poi Turienzo: al di là dei gol messi a segno (suo il primo sigillo stagionale), l'argentino dimostra con i fatti di meritare le coccole di Castori. Svaria su tutto il fronte d'attacco, duetta con Di Napoli (che non perde il vizio del gol), svetta in area, facendo valere la sua stazza, e soprattutto conclude dimostrando di vedere e sentire la porta. Poco male in attesa di Fava. Così come è tutt'altro da disprezzare il moto continuo di Tricarico impegnato a macinare chilometri garantendo copertura ma anche spinta e la capacità di una difesa sempre alta a tenere corta e compatta la squadra. A cercare il pelo nell'uovo, si potrebbe dire che la manovra è sembrata non veloce nell'elaborazione e forse assai ricercata. Ma di questi tempi è la norma, ora si studia soltanto e le prime lezioni inducono comunque a un moderato ottimismo. Nella ripresa cambia tutta la Salernitana, gli automatismi sono gli stessi, l'applicazione delle seconde linee è identica. Spicca la voglia di Soligo, l'attenzione di Grando e Carcione, provato da centrale, la velocità e la bravura sotto rete di Kingsley, la rabbia di Ferraro e Cammarata che, nonostante una valigia già in mano, ce la mettono tutta per meritarsi un ritaglio di Salernitana. SALERNITANA
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