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lunedì 28 luglio 2008

Salernitana, Ferraro scatenato


La pioggia fa saltare il tanto atteso triangolare che, con gli umbri del Deruta, avrebbe dovuto vedere protagonisti Salernitana e Paganese. Il temporale ha costretto le due squadre a rimanere nei rispettivi luoghi di ritiro anche se non ha regalato un pomeriggio di riposo ai granata costretti a sobbarcarsi novanta minuti di partitella a ranghi misti sotto un violento acquazzone per accontentare almeno duecento tifosi, tra i quali gli ultras Salerno, una nuova denominazione che, a quanto sembra, riunirebbe South Force, Mummions e il club di Vietri. LA PARTITA. Castori ha messo in campo, in pratica titolari contro riserve, con tre sole eccezioni: Pestrin e Fava schierati con le seconde linee, Pinna tenuto a riposo precauzionale per un lieve infortunio. Entrambe le squadre si sono schierate con il modulo 4-2-3-1. La linea difensiva dei titolari era formata da Ambrogioni, Fusco, Peccarisi e Russo davanti ai quali si sono posizionati Tricarico e Soligo mediani mentre Ciarcià, Di Napoli e Scarpa giostravano alle spalle di Turienzo, terminale avanzato dello schieramento. Da quanto si è potuto vedere su un campo ai limiti della praticabilità, Castori chiede alla difesa di giocare molto alta e ai due terzini di dare una mano, a turno, in fase offensiva. I due mediani, mantengono molto la posizione, aiutati nella fase difensiva dai due esterni alti (Ciarcià e Scarpa), i quali sono poi chiamati a proporsi con insistenza in quella offensiva. A Di Napoli il compito di giostrare a piacimento tra la metà campo e l'area di rigore cercando o l'assist per Turienzo o la conclusione personale a rete. A Re Artù sembra piacere questo nuovo ruolo, anche se, come accade per i due esterni, deve davvero sgobbare rischiando forse di perdere lucidità nel momento in cui è chiamato alla conclusione a rete. Per il momento Di Napoli si sta perfezionando nei calci piazzati, due le realizzazioni effettuate da una ventina di metri che, nell'occasione, hanno consentito ai titolari di rendere meno pesante la sconfitta. COSA VA. Indubbiamente, quando attacca la Salernitana sembra destinata a far male. Inoltre, era dai tempi di Breda che non si vedeva un signor regista nel centrocampo granata. Quando Pestrin è entrato in campo alla mezzora di gioco, le riserve che erano sotto di un gol, hanno immediatamente rimontato la rete di svantaggio per poi surclassare gli avversari e chiudere il primo tempo in vantaggio 4-1. Scatenato Ferraro, autore di una tripletta oltre all'autorete che aveva portato in vantaggio gli avversari, e prima rete in granata di Fava. Positiva la prova di Kingsley, dotato di tecnica e velocità, tartassato, con falli a volte anche inutili, dai compagni-avversari. COSA NON VA. Bisognerà vedere come se la caverà la difesa, opposta a una squadra ben impostata in fase d'attacco. Da quanto emerso ieri, a questa Salernitana mancano almeno sei elementi: un portiere che faccia da titolare o da riserva a Pinna, due terzini alternative a Ambrogioni e Russo, un centrale difensivo, un centrocampista di quantità da affiancare a Pestrin e un esterno alto. Nel frattempo, però, il dg Fabiani dovrà sfoltire la rosa per poterla portare a 19 unità. E forse questo è davvero il compito più arduo.

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