
Una giornata ricca di colpi di scena scandita dall’arrivo in ritiro di Manolo Pestrin, dall'ingaggio avvenuto in tarda serata dell'attaccante Dino Fava ma anche dalla convulsa giornata registrata a Roma davanti alla Commissione disciplinare della Figc, nell’udienza relativa al procedimento nei confronti dell’attuale direttore generale della Salernitana, Angelo Fabiani, sull’utilizzo delle schede svizzere. Un’udienza ricca di colpi di scena culminata con il polemico abbandono della sede di Via Po, da parte di imputati e loro difensori. «Ci siamo sentiti inutili ed umiliati nella nostra funzione di tecnici del diritto - ha detto l'avvocato Stagliano, legale di Fabiani - A priori sono state rigettate tutte le eccezioni presentate e non sono state ammesse le prove testimoniali dei consulenti che avrebbero dovuto dimostrare l'inaffidabilità della teoria sulla localizzazione delle cellule telefoniche relative all'uso di schede svizzere». Il dg Fabiani, dunque, rischia una lunga squalifica (si vocifera che la richiesta del procuratore federale Palazzi possa essere di cinque anni di inibizione) che, se comminata, potrebbe pregiudicare il suo rapporto con la Salernitana. Nel frattempo lo stesso Fabiani, proprio a Roma si è incontrato con l'agente dell'attaccante Dino Fava per definire il trasferimento alla Salernitana dell'esperto calciatore che arriva dal Treviso con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del club di Lombardi. «Proprio la formula ha rallentato la conclusione della trattativa - dice Fava - Avrei voluto trasferirmi a titolo definitivo. Così, però, va bene uguale». Il 31enne attaccante, due gol con il Bologna nell'ultimo vittorioso torneo di B, è un attaccante forte fisicamente con importanti esperienze alle spalle. Al suo attivo anche tre campionati di serie A, con Udinese e Treviso. «Non ho segnato tanto nell'ultima stagione? È vero ma sono contento del mio rendimento e metterei la firma per un altro campionato così: pochi gol e promozione in A - aggiunge - Avrei potuto giocare altrove ma la Salernitana mi ha convinto con un progetto serio ed ambizioso». NOTIZIARIO. Finalmente è arrivato: Manolo Pestrin si è aggregato alla Salernitana giusto in tempo per consumare il pranzo con i nuovi compagni, per poi, nel pomeriggio, allenarsi in gruppo. Non eccessivamente in ritardo di condizione, oggi l'ex messinese potrebbe compiere un viaggio andata e ritorno verso Salerno per sottoporsi alle visite di rito. Diversamente si cercherà un centro specializzato a Perugia che soddisfi lo staff sanitario granata. Tutto ciò, mentre al mattino si è consumata la seconda giornata di sofferenza - dopo quella di lunedì - che ha fatto una vittima illustre, Arturo Di Napoli, fermato dal medico Italo Leo, che ha parlato di una normale sosta ai box per smaltire un leggero affaticamento muscolare. Nulla di preoccupante, solo un riposo precauzionale che ha permesso all'attaccante della Salernitana di espellere in fretta le tossine generate dai carichi di lavoro di questi giorni. Gradualmente ha ripreso ad allenarsi anche Grando che ha corso ripetute a tempo senza spingere più di tanto. Stesso programma di lavoro anche per il baby Siano che, dopo la febbre, si è allenato proprio con Grando senza forzare. A metà seduta ha mollato Cammarata, pure lui alle prese con fastidi derivanti dai pesanti carichi di lavoro.
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